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Ciclone Mediterraneo in arrivo con intensi temporali.

Le prossime giornate e l’avvio di GIUGNO porteranno con sé una serie di svolte meteo significative, con ripercussioni evidenti su gran parte dell’Italia, specialmente al Nord, ma con effetti anche sul Centro e Sud.

Alta pressione sulle Isole Britanniche: cosa cambia per l’Italia

Un nuovo regime di alta pressione si installerà con decisione sulle Isole Britanniche, innescando un riassetto del flusso atmosferico europeo. Questo anticiclone atlantico tenderà a spingere verso nord le correnti oceaniche, precedentemente bloccate dall’alta pressione africana. Il cambiamento sembrerà iniziare da DOMENICA 26 MAGGIO, accentuandosi da LUNEDÌ 27 in avanti.

Tuttavia, questo sollevamento del flusso oceanico creerà un varco barico che permetterà il ritorno di correnti fresche e instabili dal comparto occidentale, che raggiungeranno l’Italia. In questo nuovo contesto sinottico si inserirà un sistema di bassa pressione, un piccolo ciclone Mediterraneo, il cui centro depressionario sarà responsabile di un marcato peggioramento meteo.

Ciclone Mediterraneo in transito

Il ciclone in formazione sarà di dimensioni ridotte ma molto attivo, capace di apportare precipitazioni anche consistenti, con la tipica irregolarità spaziale. Le regioni settentrionali italiane saranno le prime a esserne colpite, in particolare le aree tra Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto. Non si tratterà di piogge diffuse: si assisterà a fenomeni a macchia di leopardo, alternando zone con rovesci intensi e territori pressoché asciutti.

Instabilità in espansione: temporali pomeridiani anche al Centro-Sud

L’instabilità atmosferica tenderà a propagarsi verso sud, coinvolgendo anche il Centro e in parte il Sud Italia. Le ore pomeridiane e serali saranno teatro dello sviluppo di cumulonembi imponenti, che potranno generare temporali localmente intensi, talvolta accompagnati da grandine e colpi di vento improvvisi.

Tutta la Penisola sarà quindi interessata da un periodo di tempo variabile, con una combinazione di schiarite soleggiate e violenti acquazzoni, rendendo difficile la programmazione di attività all’aperto.

Temperature in rialzo, ma senza eccessi

In questo scenario instabile si registrerà un graduale aumento delle temperature, legato ancora in parte all’influenza dell’anticiclone africano. Tuttavia, l’ascesa termica sarà parziale e disomogenea: le regioni del Nord, a causa della maggiore nuvolosità e delle piogge frequenti, non vedranno impennate significative, mantenendosi su valori consoni al periodo e inferiori rispetto alle medie degli ultimi anni.

Nel resto del Paese, invece, si raggiungeranno valori vicini ai 30°C, soprattutto nelle zone interne di Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con punte localmente superiori, ma senza l’effetto oppressivo delle ondate di calore africano tipiche dei mesi estivi più avanzati.

Estate in ritardo: colpa della variabilità europea

L’Estate meteorologica, attesa convenzionalmente dal 1° GIUGNO, non parte con il piede giusto. Si osserva un ritardo stagionale marcato rispetto agli anni precedenti. Questa lentezza è legata a una variabilità barica persistente su scala europea, alimentata da uno sbilanciamento delle strutture anticicloniche e da una persistente siccità in alcuni settori del continente, in particolare le Isole Britanniche e l’Europa centrale.

Va precisato che la siccità nord-europea ha dinamiche ben diverse da quella tipica dell’area mediterranea, dove l’assenza di piogge estive è parte integrante del clima subtropicale secco. L’Italia, in questo contesto, si trova a cavallo tra due mondi climatici, oscillando tra infiltrazioni fresche oceaniche e richiami caldi subtropicali, che producono una complessa alternanza meteo.


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