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«Omicidio Poggi: legame con pedofilia e misteri»

Andrea Sempio si è dichiarato attonito per il suo nuovo status di indagato nell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa. Le indagini su di lui si intensificano, mentre la Procura di Pavia sta rivedendo il caso di Alberto Stasi, attualmente in carcere per 16 anni, ipotizzando che non sia lui l’assassino della fidanzata.

Uno degli avvocati di Sempio, Massimo Lovati, ha espresso la convinzione che l’omicidio non sia stato compiuto da Stasi, ma piuttosto da un sicario che questi avrebbe coperto. Lovati ha avanzato l’idea che Chiara fosse diventata una persona scomoda per attirare l’attenzione di qualcuno, senza però fornire prove concrete a supporto della sua teoria.

Chiara Poggi, 26 anni, era stata uccisa con un oggetto contundente nel 2007 nella sua abitazione a Garlasco. Stasi, inizialmente assolto, attualmente sta scontando una condanna definitiva e non ha ottenuto la revisione del suo caso. L’inchiesta, ora gestita dalla Procura di Pavia, sta cercando di chiarire diversi aspetti, come il movente e la gestione della scena del crimine. Un’impronta rilevata sulle scale della villetta, ritenuta potenzialmente significativa, ha riacceso l’interesse per il caso e per i movimenti di Sempio nella casa.

Recentemente, Sempio ha dichiarato di aver frequentato ogni angolo della casa di Chiara, tranne la camera dei genitori. Ci sono state discrepanze tra le testimonianze sui luoghi dove si trovavano i videogiochi, ma la posizione reale della PlayStation resta incerta. Sempio, formalmente indagato per concorso in omicidio, continua a proclamare la sua innocenza, mentre la sua avvocata respinge le accuse, affermando che si sta cercando un capro espiatorio.


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