Psicosi a Milano per “l’incappucciato” a Quarto Oggiaro.
Momenti di alta tensione sono stati registrati mercoledì scorso a Milano, quando un giovane svizzero senza fissa dimora è stato aggredito da una folla convinta che fosse il rapinatore noto come “l’incappucciato di Quarto Oggiaro”. Tuttavia, il ragazzo non era il criminale e ha subito un attacco ingiustificato.
Per capire l’accaduto, è importante conoscere la situazione del rapinatore. Da diversi giorni, il quartiere di Quarto Oggiaro vive in una vera e propria psicosi. Sui social circolano informazioni su questo misterioso rapinatore incappucciato, accusato di aver compiuto varie rapine e aggressioni, in particolare contro donne e bambini. Su TikTok, sono stati pubblicati numerosi video riguardanti il soggetto. In particolare, una donna ha condiviso un filmato che descrive le sue modalità d’azione, e ci sono due denunce formali presentate l’8 e il 14 maggio contro di lui.
Sebbene siano molte le denunce di rapina segnalate, fino a oggi non ci sono prove concrete dell’esistenza dell’individuo.
Mercoledì, una piccola folla si è scagliata contro un innocente. Un ragazzo di 24 anni, un clochard svizzero, stava camminando in via Tina di Lorenzo, nella periferia nord di Milano, quando è stato scambiato per il sospetto. L’accaduto si è verificato intorno alle 18.30; il giovane indossava jeans, una giacca e un cappuccio, il che ha attivato una spedizione punitiva. La notizia si è diffusa rapidamente, attirando decine di persone pronte a “catturare” il presunto criminale.
Si è trattato di un pestaggio violento; quando le forze dell’ordine sono intervenute, il 24enne si trovava seduto in un angolo, con il volto e le mani coperti di sangue. Dopo essere stato soccorso dalla polizia, è stato portato prima in commissariato e poi al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda.
I disordini sono continuati anche in commissariato, dove un albanese di 31 anni, avendo visto il ragazzo, ha tentato di aggredirlo e per fortuna è stato bloccato dagli agenti. L’individuo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.