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Rapita e torturata: la madre smentita.

«L’hanno presa. Le hanno fatto del male. Le hanno buttato giù tutti i denti». Frasi pronunciate con volti tesi da un’amica di Maria Denisa Adas, la ragazza di 30 anni scomparsa a Prato. Una pista si è aperta: la giovane escort romena residente a Roma potrebbe essere tenuta in ostaggio da connazionali dopo essere stata rapita e seviziata. Se confermato, questo dettaglio cambierebbe l’indagine, che fino a questo momento si era concentrata sulla prostituzione. In aggiunta, Maria Cristina Paun, madre della ragazza, è finita nel registro degli indagati per false dichiarazioni e omessa collaborazione con l’autorità giudiziaria. È emerso che la donna avrebbe ricevuto una telefonata da un uomo, un avvocato, su un cellulare non menzionato agli investigatori. Questo telefono, trovato durante una perquisizione a Roma, ha confermato il contatto.

La ricostruzione indica che il professionista avrebbe affermato di sapere dove si trovasse Denisa, sostenendo che fosse viva e prigioniera di alcuni ex clienti romeni. Ha offerto la propria mediazione “gratuitamente” per riportarla a casa. Tuttavia, una testimone ha descritto l’avvocato come un ex cliente rifiutato da Denisa, ossessionato da lei. Non è chiaro se la madre abbia taciuto per paura o per speranza di risolvere la questione privatamente.

Il silenzio l’ha portata a essere indagata. È stata anche l’ultima a parlare con Denisa, con l’ultima telefonata registrata alle 23.28, dopo l’uscita di un cliente dal residence. Poi, il vuoto: telefoni spenti e tracce perdute.

È trascorsa una settimana dal rapimento, dando vantaggio ai carnefici sugli investigatori, che hanno finalmente trovato una pista concreta. I carabinieri hanno perquisito l’auto di Denisa, trovando effetti personali che escludono un allontanamento volontario. La camera lasciata in fretta mostrava chiari segni di minaccia: le pantofole e le scarpe della giovane, il rossetto sul tavolo e le chiavi nella porta. Le indagini si stanno concentrando anche sulle chat utilizzate dalla ragazza per lavoro, dove avrebbe segnalato un «uomo pericoloso» poco prima della scomparsa. Questo individuo potrebbe rivelarsi la chiave per ritrovare Denisa, in una corsa contro il tempo che potrebbe valere la sua vita.


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