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Garlasco, si cercano nuovi indizi nel computer di Sempio.

MILANO Da ieri via Canova, a Garlasco, è transennata. In fondo alla via abitano i genitori di Andrea Sempio, attualmente sotto indagine per l’omicidio di Chiara Poggi, e hanno subito pressioni. La scorsa settimana i carabinieri hanno perquisito la loro abitazione, sequestrando telefoni e portando via materiale utile alle indagini. Sono state effettuate perquisizioni anche a Voghera, nell’appartamento del trentasettenne, con la copia di documenti, chat e immagini dal computer, oltre al prelievo di bloc notes e diari.

Il lavoro di investigazione è già iniziato, con l’inserimento di parole chiave che permettono di effettuare ricerche mirate per affinare l’analisi. Gli investigatori stanno esaminando anche i diari dell’indagato e alcune pubblicazioni sui social da parte di Sempio nei giorni delle sentenze a carico di Alberto Stasi. In particolare, uno dei post del 17 dicembre 2014 riporta una citazione de “Il piccolo Principe”: «L’essenziale è invisibile per gli occhi, non dimenticare il mio segreto». Sono stati recuperati anche dei bigliettini accartocciati dalla spazzatura di Sempio, contenenti annotazioni in cui ammette di aver «fatto cose brutte» e riflessioni che possono essere interpretate come collegate all’omicidio. Questo materiale potrebbe essere esaminato da un esperto per delineare un profilo dell’indagato e contribuire a chiarire un potenziale movente.

Nel frattempo, una legale ha annunciato che presenterà alle autorità materiali contenenti messaggi ricevuti da Paola Cappa, gemella di Stefania, riguardanti il caso. Le comunicazioni di cui dispone ammontano a 186 e potrebbero essere valutate nell’ambito dell’indagine.

LE TRACCE

Undici impronte senza identità sono state repertate sulla porta di casa e sul muro delle scale del seminterrato della villetta di Garlasco. Per quanto le tecniche di analisi possano progredire, attualmente non è possibile identificarle. Queste impronte sono state ritenute «comparabili», ma non appartenenti a Sempio, Stasi, ai familiari della vittima o ai suoi amici. In particolare, l’impronta numero 10, relativa a una presunta «mano sporca», è stata isolata e sarà esaminata dai periti, in quanto potrebbe essere stata lasciata dal colpevole prima di fuggire.


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