Colpo di scena nel processo affidi: avvocati indagati.
Reggio Emilia, 22 maggio 2025 – Colpo di scena nel processo “Angeli e Demoni” sugli affidi di minori in val d’Enza.
Gli avvocati difensori dell’ex responsabile dei servizi sociali della val d’Enza, uno delle principali imputate del processo, sono indagati per calunnia nei confronti del pubblico ministero. L’Unione camere penali ha espresso “grave preoccupazione” per l’iniziativa della Procura di Reggio, giudicando “ancora più grave” che l’avviso di fine indagini sia stato notificato in coincidenza con l’inizio delle arringhe difensive in dibattimento, nonostante i fatti in questione risalgano a luglio dello scorso anno.
La tempistica è stata giudicata idonea a generare un effetto dissuasivo e potenzialmente intimidatorio rispetto all’esercizio della funzione difensiva.
L’accusa a Mazza e Ognibene riguarda un aspetto tecnico del processo. Durante un’udienza, i due avevano sollevato l’incompatibilità alla testimonianza di due consulenti tecniche del pm, specificando che, in qualità di psicologhe, avevano partecipato all’assunzione di informazioni testimoniali prima di essere nominate consulenti.
Per supportare la loro tesi, i difensori avevano argomentato che, se non si fosse riconosciuto alle psicologhe il loro ruolo nell’assunzione delle informazioni, bisognerebbe concludere che non avessero il titolo per partecipare a un’attività di indagine segreta, configurando quindi una violazione del segreto d’ufficio.
L’Unione delle Camere penali ha stigmatizzato la trasformazione di una questione procedurale, sollevata nel dibattito in aula, in oggetto di denuncia.
Anche la camera penale di Reggio Emilia ha espresso solidarietà ai colleghi.
Il procuratore ha dichiarato di essersi limitato a segnalare alla Procura competente alcune circostanze meritevoli di approfondimento, specificando di non aver iscritto alcuno nel registro di reato e di aver formato un fascicolo di “atti relativi” affinché fosse la Procura competente a valutare la rilevanza dei fatti rappresentati.