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Israele sionista non è gradito

Un cartello con la scritta in ebraico “Gli israeliani sionisti non sono benvenuti qui” è comparso sulla porta di una merceria in via Statuto, Milano. L’episodio, emerso il 21 maggio 2025, ha generato polemiche. La frase, scritta su un foglio A4, era parzialmente nascosta tra altri adesivi.

Accanto a questo, il negozio mostrava un altro cartello con “Stop War”, affiancato da immagini di razzi: uno con la bandiera israeliana e l’altro con quella palestinese, suscitando critiche dalla comunità israeliana.

Un membro della Camera di commercio israelo-italiana ha denunciato il cartello, pubblicando una foto sui social e esprimendo indignazione per il messaggio discriminatorio. Ha sottolineato che utilizzare l’ebraico era una strategia per passare inosservati a chi non conosce la lingua. Ha espresso che, essendo israeliano e sionista, non dovrebbe sentirsi escluso, poiché non appartiene a nessun governo e non ha commesso crimini.

Ha anche ricordato un episodio simile a Napoli, evidenziando un possibile aumento di situazioni di questo tipo. Ha proposto un parallelismo sul pregiudizio, sottolineando che non si può giudicare un intero gruppo per le azioni di alcuni.

La situazione ha attirato attenzione non solo dalla comunità israeliana, ma anche dall’opinione pubblica, con diverse associazioni che condannano l’accaduto e ribadiscono l’importanza di contrastare ogni forma di discriminazione. Alcuni hanno difeso il significato del cartello “Stop War”.

Il titolare della merceria, interpellato dai media, ha rifiutato di commentare. L’episodio continua a generare dibattito sui social, mantenendo alta l’attenzione sulla controversia a Milano.


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