«L’impronta è una bufala. Basta la collaborazione».
Il caso di Garlasco, in cui ha perso la vita Chiara Poggi il 13 agosto 2007, è tornato al centro dell’attenzione nella trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” del 21 maggio 2025. Durante il programma, ha preso parola l’avvocato di Andrea Sempio per commentare la questione delle impronte.
L’argomento delle impronte digitali è stato approfondito, evidenziando come si comparano e cosa sono le minuzie necessarie per identificare un individuo. È stata rivissuta la notizia riguardante un’impronta potenzialmente riconducibile a Sempio, la quale ha suscitato reazioni contrastanti. Il giornalista ha riportato che Sempio si è mostrato sorpreso e confuso riguardo a queste informazioni, sottolineando che l’impronta non necessariamente lo colloca sulla scena del crimine il giorno della morte di Chiara Poggi.
In merito all’affidabilità dell’impronta come elemento d’accusa, l’avvocato ha espresso scetticismo, definendola eventualmente una notizia infondata. Ha dichiarato che potrebbe trattarsi di un depistaggio e ha messo in discussione la validità dell’impronta come prova.
Durante l’intervista, è stata menzionata l’assenza di Sempio all’interrogatorio del 20 maggio, dovuta a questioni procedurali ritenute fondamentali dai suoi legali. L’avvocato ha ribadito che non presentarsi non implica colpevolezza, e ha indicato un cambio nella strategia difensiva, escludendo per ora la collaborazione.