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La violenza per liberarla dal malocchio.

Pesaro, 21 maggio 2025 – Una donna si è rivolta a un presunto mago per liberarsi dal malocchio, ma ha subito una violenza sessuale. Il finto mago di Tavullia è stato condannato. Nel febbraio dello scorso anno, la donna, residente nel pesarese, aveva chiesto aiuto a un sedicente mago. Durante un rito esoterico, la situazione ha preso una piega inaspettata e violenta. L’uomo, 69enne originario del sud delle Marche, è stato condannato dal tribunale di Pesaro a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, dopo un patteggiamento. L’accusa è di violenza sessuale. Nessuno dei due era presente in aula al momento della decisione.

La vicenda risale a febbraio dello scorso anno, quando la donna si era rivolta all’uomo per liberarsi dalla “jella”. Secondo quanto emerso, il sedicente esperto dell’occulto avrebbe inscenato un rituale durante il quale ha chiesto alla donna di stendersi, coprirsi gli occhi con una benda e spogliarsi parzialmente. La donna si è distesa sul lettino volontariamente, pensando che il rito servisse per “purificarla”, ma si è trasformato in un atto di violenza. L’uomo ha utilizzato una candela in modo non consensuale, ignorando le richieste della donna di fermarsi.

La vittima ha protestato, ma le sue parole sono rimaste inascoltate. L’uomo le ha impedito di divincolarsi, mantenendola ferma durante il rituale e affermando che non avrebbe smesso fino a quando non avesse ottenuto l’effetto benefico desiderato.

La donna ha presentato querela entro 48 ore dall’accaduto, dando inizio alle indagini della Procura di Pesaro. Durante l’incidente probatorio di luglio, ha confermato in aula la propria versione dei fatti. Non si è costituita parte civile. Il 69enne, assistito dall’avvocata Stefania Fiondi, ha patteggiato la pena ottenendo la sospensione della condanna, mentre la donna è assistita dall’avvocato Luca Piscaglia.


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