Accordo pandemie approvato, Italia si ritira.
Storico accordo mondiale sulle pandemie.
Recentemente, 124 nazioni hanno votato a favore del primo Accordo pandemico mondiale durante la 78esima Assemblea mondiale della sanità a Ginevra. Questo accordo si propone di affrontare gli impatti della pandemia di Covid-19, mirando a rendere il mondo più sicuro e più equo in caso di future pandemie. Tuttavia, 11 nazioni, tra cui Italia, Russia, Iran, Polonia e Slovacchia, si sono astenute, sostenendo la necessità di riaffermare la sovranità degli Stati in materia di salute pubblica.
L’Accordo stabilisce principi e strumenti per migliorare il coordinamento internazionale su vari fronti, incluso l’accesso equo a vaccini e cure. Il direttore generale dell’Oms ha commentato che l’Accordo rappresenta una vittoria per la sanità pubblica e la cooperazione internazionale, sottolineando come sia fondamentale per proteggere il mondo da future minacce pandemiche. Questa adozione segue l’approvazione in Commissione dei delegati degli Stati membri.
I tre pilastri fondamentali dell’azione globale dell’Oms riguardano la prevenzione delle malattie, l’espansione dell’accesso ai servizi sanitari e il supporto alle nazioni nella protezione della salute. L’Accordo prevede anche l’implementazione di un sistema di accesso ai patogeni e di condivisione dei benefici, il cui esito sarà discusso nell’Assemblea mondiale della sanità del prossimo anno. Le case farmaceutiche coinvolte dovranno garantire un accesso tempestivo e equo a prodotti sanitari legati alle pandemie, destinando una quota della loro produzione in tempo reale ai Paesi bisognosi.
Nelle prossime ore si affronterà il Programma di bilancio 2026-2027, con la possibilità di un aumento del 20% dei contributi obbligatori dai Paesi membri e una riduzione del budget del 21%, dovuta al ritiro di una nazione che contribuiva notevolmente al bilancio. La mancata adesione dell’Italia sta generando dibattiti politici accesi, con espressioni di stupore da parte di vari esponenti, che vedono questo accordo come un’opportunità cruciale per una maggiore collaborazione internazionale nella prevenzione delle epidemie.
Stando a fonti governative, l’Accordo sarà attuato nel rispetto della proporzionalità e dei diritti fondamentali, inclusa la protezione dei dati personali e delle libertà individuali, auspicando così di continuare a collaborare con gli altri Stati membri per affrontare questioni aperte meritevoli di approfondimenti.