Risarcimento milionario per ingiusta detenzione: come calcolarlo.
Se qualcuno dovesse essere ritenuto innocente, il risarcimento più significativo sarebbe la restituzione della vita e della libertà al condannato, a seguito di un errore giudiziario. Tuttavia, ci sarebbe anche un risarcimento economico.
Quando esce dal carcere
Il fidanzato di Chiara Poggi è stato condannato in via definitiva per l’omicidio di Garlasco. È in carcere dal 2008 e ha già trascorso 16 anni dietro le sbarre. Il fine pena è stato fissato nel 2030, ma per buona condotta la scarcerazione potrebbe avvenire nel 2028. Detenuto a Bollate, attualmente ha ottenuto permessi di lavoro esterno per mansioni contabili e amministrative.
La revisione
Per ottenere un’assoluzione, si deve far riferimento all’articolo 630 del codice di procedura penale. Questo articolo stabilisce che se emergono nuove prove dopo la condanna che dimostrano che il condannato deve essere prosciolto, è possibile presentare un’istanza a una corte d’Appello che non abbia già giudicato il caso. Se le nuove prove sono significative, potrebbe aprirsi un nuovo processo.
Le prove
Una nuova testimonianza può riaprire il processo solo se ha la potenzialità di cambiare il giudizio della corte. Se nuovi indizi possano essere correlati alle evidenze già presentate, potrebbero costituire motivi validi per rivalutare il caso.
Il calcolo del risarcimento
L’indennizzo per detenzione ingiusta è calcolato su base giornaliera. Si parla di 235,82 euro al giorno per tempo passato in carcere e 117,91 euro per arresti domiciliari. La domanda di risarcimento deve essere presentata alla Corte d’Appello competente entro due anni dalla sentenza irrevocabile. Si stima quindi un risarcimento milionario per il condannato, ma storicamente le cifre possono variare notevolmente.
Gli altri diritti
Se la richiesta di revisione viene accettata, è possibile che si possa richiedere il risarcimento per ingiusta detenzione, che non ha un limite massimo e considera vari tipi di danni subiti.