Leone XIV a S. Paolo: “Il Vangelo nasce da un amore puro”.
Città del Vaticano — Nel pomeriggio di martedì 20 maggio, si è svolto un tradizionale atto di venerazione alla Basilica di San Paolo fuori le Mura. La comunità benedettina, guidata dall’abate, ha accolto con calore il Pontefice.
La preghiera sulla tomba dell’Apostolo
Dopo l’ingresso solenne, il Papa si è raccolto in silenzio davanti al sepolcro che custodisce le reliquie dell’Apostolo delle genti. Questo momento di intensa preghiera personale ha evocato il mandato missionario che, fin dall’antichità, lega il successore di Pietro alla figura di Paolo.
La meditazione: grazia, fede e giustizia
Durante il suo discorso, il Pontefice ha citato il celebre incipit della Lettera ai Romani, evidenziando tre temi fondamentali: la grazia, la fede e la giustizia. Ha sottolineato come ogni vocazione sia generata da un amore che precede, accoglie e trasforma, richiamando la gratuità dell’iniziativa divina e la risposta libera dell’uomo. Nella seconda parte dell’omelia, ha riflettuto sull’“obbedienza della fede”, un concetto centrale nella teologia paolina. La conversione di Saulo sulla via di Damasco ha messo in luce che la fede cristiana non è automatismo, ma scelta volontaria. “La salvezza non viene per incanto, ma per un mistero di grazia e di fede”.
Un momento significativo è stato il richiamo alla Regola di San Benedetto e alla dimensione comunitaria della vita cristiana, caratteristica della tradizione monastica custode della Basilica. Ha ricordato gli appelli di San Benedetto alla carità fraterna e all’ospitalità verso tutti. Inoltre, ha evocato le parole di un suo predecessore, rivolte ai giovani nel 2011: «Dio ci ama. Questa è la grande verità della nostra vita». Con questo riferimento, ha voluto chiudere l’omelia con un messaggio di speranza e fiducia, sottolineando l’importanza di ogni missione.
La visita si è conclusa con un momento di preghiera silenziosa davanti all’altare della Confessione e l’incenso al “Trophœum di San Paolo”. In un gesto di umiltà e raccoglimento, il nuovo Vescovo di Roma ha affidato il proprio servizio all’intercessione dell’evangelizzatore, desiderando un pontificato guidato dalla Parola, dalla carità e dalla fedeltà al Vangelo. Con questa cerimonia, si è voluto ribadire che ogni cammino apostolico autentico inizia inginocchiandosi davanti alla santità di chi ha donato tutto per Cristo, tracciando un programma di Chiesa centrata sulla grazia, aperta alla fede e chiamata alla giustizia.