Rapina sull’Aurelia: errori del commando e indagini in corso.
Sembrava un colpo perfetto, studiato nei minimi dettagli. Invece, la banda che ha assaltato il portavalori sull’Aurelia, in Toscana, lo scorso 28 marzo, è stata incastrata da almeno due errori “banali”.
Primo: si sono lasciati dietro un foglietto con due numeri di telefono, recuperato in un’azienda di uno degli indagati. Secondo: per l’assalto hanno rubato un’auto sulle cui chiavi era attaccato un “Air Tag”, dispositivo della Apple per ritrovare gli oggetti smarriti tramite i-Phone. Un aiuto è arrivato anche dai video registrati da testimoni oculari, che hanno fornito informazioni utili agli inquirenti.
Questi indizi hanno contribuito in maniera decisiva alle indagini, portando all’arresto di 11 persone tra Ogliastra, Barbagia e Baronia.
Ora gli accertamenti proseguono, con magistrati e investigatori che stanno cercando possibili legami tra la banda e altri colpi messi a segno di recente, come l’assalto ai mezzi della Vigilpol a Siligo dello scorso gennaio e il raid al caveau della Mondialpol di Sassari del giugno 2024.