Storia

Polo Archivistico Faentino: viaggio nella storia dal 22 maggio

Oggi, 19 maggio, è stata presentata in anteprima il Polo Archivistico Faentino, che verrà inaugurato giovedì 22 maggio alle ore 16.30, in via Antonio Zucchini 29. Questo istituto rappresenta un modello unico a livello nazionale, raccogliendo nello stesso spazio la Sezione di Archivio di Stato, l’Archivio del Comune e dell’Unione della Romagna Faentina. Tale integrazione tra fondi statali e locali è stata possibile grazie a una convenzione stipulata nel dicembre 2021.

La genesi del progetto

I presupposti per la costruzione del nuovo edificio sono stati posti nel 2014, grazie a un accordo urbanistico tra il Comune di Faenza e la ditta GEA Srl, proprietaria dell’area denominata Colombarina. Questo ha portato a una variante al Piano Regolatore, perfezionata nella primavera del 2016. L’accordo prevedeva la realizzazione da parte del privato e la successiva cessione gratuita al Comune del nuovo archivio, della superficie di 1.000 mq, nonché del lotto per un eventuale futuro raddoppio dell’edificio (fino a 5.000 mq).

Il progetto, approvato dalla Soprintendenza archivistica dell’Emilia-Romagna, ha previsto un edificio completo di impianti, finiture, arredi e attrezzature informatiche, con spazi di deposito per oltre 7 km lineari di documentazione e un’area di consultazione pubblica di circa 100 mq. L’investimento per l’edificio attrezzato è stato di oltre 1.700.000 euro, escluse le opere di urbanizzazione e viabilità.

Il nuovo istituto e la struttura

L’edificio si estende su circa 1.000 mq e offre oltre 7 km lineari di scaffalature, con 5,6 km già occupati che custodiscono 2,7 km di documentazione per l’Archivio di Stato e 2,9 per il Polo Archivistico. La struttura è stata progettata per conservare in sicurezza il patrimonio documentale e favorire la consultazione da parte di studiosi, storici e cittadini. L’accordo con l’impresa ha incluso la realizzazione di infrastrutture viarie, come una rotatoria lungo via Silvestro, e viabilità alberata, oltre a fognature e illuminazione pubblica.

Elemento distintivo è il murale ‘Astronave Archivio’, un’opera di 400 mq realizzata con tecnica mista. Il murale trasforma la parola “Archivio” in un’immagine astratta e dinamica.

Il patrimonio documentale

Il nuovo istituto conserva milioni di documenti che narrano la storia del territorio dall’Alto Medioevo ad oggi. Il documento più antico è una pergamena datata 2 agosto 979, attestante un atto di vendita immobiliare; gli atti più recenti risalgono al 2014.

Il Polo Archivistico comprende l’archivio comunale dal 1957 in poi, con corrispondenza generale e pratiche edilizie. Alcuni fondi di ambito faentino includono Canal Naviglio Zanelli, Asilo cittadino e Azienda Multiservizi Faentina, tra gli altri.

A questi si aggiungono l’archivio della ex Comunità montana dell’Appennino faentino e alcuni fondi scampati all’alluvione del maggio 2023, con documenti messi in sicurezza prima dell’evento. La gestione centralizzata della documentazione ha già portato a miglioramenti, con un trasferimento di circa 2.400 metri lineari di documenti che ha semplificato l’accesso e ridotto costi.

La Sezione dell’Archivio di Stato conserva oltre 2.400 pergamene, quasi 1.200 mappe e circa 33.000 volumi, registri e buste. Tra i fondi principali, spicca l’archivio storico comunale di Faenza, documentante vari periodi significativi della storia italiana.

Ulteriori materiali storici provengono da fondi di corporazioni religiose e archivi notarili, per fornire una panoramica sulla proprietà fondiaria. Gli archivi privati, tra cui quelli di famiglie nobili faentine, sono frequentemente consultati da storici e ricercatori.

Organizzazione, accessibilità e strumenti di ricerca

Il Polo Archivistico Faentino e la Sezione di Archivio di Stato apriranno regolarmente dal 23 maggio. Gli orari sono studiati per consentire consultazioni al mattino e al pomeriggio, favorendo ricerche su entrambi i patrimoni. Entrambi gli istituti dispongono di strumenti utili per la ricerca dei documenti, con inventari già completati per il periodo dal 1957 al 1985.

Si prevede un programma di interventi per l’inaugurazione, con saluti dell’amministrazione pubblica e relazioni di figure di rilievo nel panorama archivistico. Al termine, è previsto un momento conviviale con un rinfresco.


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