Garlasco: le tre telefonate e la relazione incrinata.
I cinque amici sono spesso citati nelle carte dell’epoca come fossero una cosa sola. Ma quel piccolo mondo dei «ragazzini» di Garlasco non era così lineare e unito come si è sempre pensato.
«Marco chiama quotidianamente Andrea, è distrutto per l’amico». Le parole risalgono al 14 marzo, tre giorni dopo l’esplosione mediatica delle indagini sulla Procura di Pavia. Marco Poggi, storico amico di Chiara, e Andrea Sempio erano poco più che maggiorenni. Una comitiva che si incontrava quotidianamente, ragazzi più giovani di Chiara e Alberto, ma anche delle cugine Stefania e Paola Cappa. A quell’età, tre o quattro anni di differenza significano frequentazioni diverse e divertimenti differenti, soprattutto in un paese di provincia con meno di diecimila abitanti.
I cinque amici sono spesso citati come un gruppo unico. Tuttavia, come ipotizzano ora i magistrati, quel piccolo mondo non era così unito come si pensava. Questo potrebbe spiegare perché Marco Poggi verrà sentito in concomitanza con gli interrogatori di Sempio e del condannato Alberto Stasi.
I convocati dal procuratore aggiunto e dalla pm a Pavia: Poggi sentito in trasferta a Venezia. Marco non abita più a Garlasco, si è trasferito per lavoro. Le indiscrezioni dalla Procura indicano che si tratta di verbalizzare quanto già detto in precedenza.
È evidente che il suo ascolto non è un semplice atto formale. Martedì potrebbe delinearsi «la direzione delle indagini», su cui il legale della famiglia Poggi ha espresso dubbi, definendo la situazione «un po’ confusa»: ci sono preoccupazioni riguardo a possibili contaminazioni o fughe di notizie.
Ma perché questa accortezza? Nel primo verbale di marzo, i carabinieri hanno chiesto a Marco del suo rapporto con gli amici, in particolare con Sempio, e delle telefonate fatte da quest’ultimo mentre Marco era in vacanza. Marco non ricorda di aver ricevuto avvisi di chiamate perse quel giorno.
Inoltre, sostiene che gli accessi alla villetta erano limitati: «Andavamo sempre da Capra o Biasibetti». Questa affermazione contrasta con quelle fatte da Sempio nel 2017. Gli inquirenti desiderano chiarire se Marco e Andrea siano rimasti in contatto e se la sua preoccupazione sia genuina. Chi è vicino al fratello di Chiara riferisce che la situazione sarebbe ben diversa.