«Indagini sulla morte della giudice Ercolini: sei indagati»
Nuova inchiesta della Procura dell’Aquila dopo l’esposto della madre della vittima. Sarà riesumato il cadavere della giudice morta nel dicembre 2022 e sottoposto a una nuova autopsia.
Il suo avvocato descrive lo stato d’animo di Carmela Fusco, la madre che da due anni e mezzo lotta per far emergere le reali cause della morte della figlia, Francesca Ercolini, una giudice di 51 anni che prestava servizio in Corte d’Appello ad Ancona.
Francesca è stata trovata cadavere il giorno dopo il Natale del 2022, con un foulard attorno al collo e legato a una scala della sua abitazione. Da subito si è parlato di suicidio, un’ipotesi supportata anche da un messaggio lasciato dalla vittima.
Tuttavia, la madre ha sollevato nuovi dubbi e ha convinto la Procura a riaprire il caso. In un esposto sono stati raccolti nuovi indizi che evidenziano le incongruenze negli accertamenti iniziali. Ecco perché è stata disposta la riesumazione del corpo e la nuova autopsia. La casa dove è stato trovato il corpo è stata anche sottoposta a sequestro per ricostruire la scena del decesso.
Attualmente ci sono sei indagati, tra cui il marito della vittima, l’avvocato che ha seguito il caso e il medico legale che eseguì la prima autopsia. Sono accusati di depistaggio, falsa perizia, violazione del segreto istruttorio e omissione d’atti d’ufficio. È stata fissata un’udienza per nominare i periti per i nuovi accertamenti.
Questa tragedia aveva sconvolto la comunità di Pesaro, dove vivevano Francesca e il marito, entrambi noti. La famiglia si presentava come benestante e tranquilla, ma la morte di Francesca, inizialmente considerata un suicidio, ha sollevato molti interrogativi.
Carmela Fusco non ha mai accettato l’ipotesi del suicidio e ha chiesto di approfondire il contesto familiare di sua figlia. Prima della tragedia aveva inviato una lettera anonima alla polizia, chiedendo di indagare. Dopo la morte, ha consegnato foto di lividi e messaggi che suggerirebbero un contesto di violenza domestica.
Dopo la denuncia, il marito della giudice è stato indagato per maltrattamenti e istigazione al suicidio. Anche il figlio è stato oggetto di indagini, ma l’accusa di istigazione al suicidio è stata archiviata, rimanendo attiva solo quella per maltrattamenti.
Nonostante le difficoltà, Carmela ha continuato a scavare sulla morte di sua figlia e sulle incongruenze delle indagini, portando alla riapertura del caso.