Autovelox tangenziale Nord: vince l’automobilista.

Il giudice di pace ha condannato la prefettura a un risarcimento nei confronti di un cittadino. Secondo la Corte Suprema, “omologato” non equivale a “approvato”. I ministeri dell’Interno e dei Trasporti dovrebbero approvare un decreto, il quale è in attesa da anni.
Il vuoto normativo. Non si riconosce che tutti gli autovelox e i tutor presenti sulle autostrade non risultano omologati. La questione ha una rilevanza nazionale, anche se la sentenza favorevole per un cittadino che si è rivolto al giudice di pace potrebbe innescare reazioni multiple.
Il caso specifico riguarda una multa per eccesso di velocità rilevata in Tangenziale Nord. Prima dell’installazione dell’autovelox, si registravano 90 incidenti all’anno; nel periodo successivo, solo 5.
Sentenze e decisioni legali
È importante notare che mentre alcuni giudici accolgono ricorsi, altri li respingono. Questo avviene in diverse città, tra cui Verona. Fino a poco tempo fa, omologato era considerato equivalente ad approvato. Per risolvere la questione, i ministeri dovrebbero collaborare, ma sembra che non sia una priorità. La Corte Suprema, nell’aprile dell’anno scorso, ha stabilito che approvazione e omologazione sono procedure distinte, entrambe necessarie. La prima certifica che l’autovelox soddisfa i requisiti tecnici, mentre la seconda ne garantisce il funzionamento. Senza questo passaggio, le sanzioni sono illegittime.
Caso di Verona
Al centro del dibattito è la multa annullata, con il giudice di pace di Verona che ha ordinato alla prefettura di rimborsare le spese legali. Questo riguarda un automobilista che ha contestato una multa rilevata tramite un autovelox sulla Strada Bretella Mediana. La polizia locale aveva emesso un verbale per violazione del Codice della Strada, ma il ricorrente ha sostenuto l’assenza di prova dell’omologazione dell’apparecchio. Dopo il rigetto da parte del Prefetto, il cittadino ha chiesto assistenza legale, e il giudice ha accolto il ricorso, annullando la sanzione e facendo condannare la prefettura al pagamento delle spese legali.
Implicazioni future e opinioni
La situazione attuale potrebbe indurre molti automobilisti multati a presentare ricorso. Si parla di vuoto normativo e si critica l’inerzia del ministero dei Trasporti. La Corte ha recentemente ribadito il principio e ha coinvolto anche il ministero e l’Avvocatura dello Stato. Tuttavia, dal ministero non sono arrivate proposte concrete dopo il ritiro di una bozza di decreto inviata a Bruxelles.