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Incontro positivo, smentiti i veti della Germania.

Palazzo Chigi cerca di mettere da parte le controversie legate alle indiscrezioni riguardanti il veto della Spd e l’esclusione di Roma dai partner strategici di Berlino. In merito al Medio Oriente si afferma: «Amici di Israele ma non indifferenti a quanto accade a Gaza».

«Non c’è alcuna discussione sull’invio di truppe in Ucraina, è fuori da ogni
realtà politica, non c’è motivo di parlarne adesso. Attualmente ci impegniamo per il cessate il fuoco, desideriamo che le armi tacciano». Queste le parole del cancelliere tedesco durante la conferenza stampa con la premier dopo un incontro a Palazzo Chigi, definito «molto aperto, cordiale, operativo e concreto». La situazione rappresenta una smentita alle indiscrezioni secondo cui l’Italia sarebbe stata esclusa dai partner strategici della Germania, notizie che sono state smentite dai socialdemocratici tedeschi.

Le questioni di politica internazionale sono state al centro del summit. La premier ha ribadito la necessità di mantenere l’unità dei Paesi occidentali sull’Ucraina «invasa dalla Russia» e ha considerato positivo il vertice di Istanbul, anche senza un incontro diretto tra Zelensky e Putin. Ha definito questo un «primo timido passo» verso un processo di pace giusto e duraturo, che consideri le necessarie garanzie di sicurezza per la nazione aggredita.

A proposito del rapporto con gli Stati Uniti, il cancelliere ha sottolineato come «Italia e Germania possano rappresentare un valore aggiunto nei rapporti transatlantici» e che entrambe possano avere un ruolo significativo nella richiesta di maggiore assunzione di responsabilità dell’Europa nella Nato. Sui dazi, è stato evidenziato che «è positivo che la Commissione europea sia impegnata», poiché «il conflitto non deve aumentare ma va risolto per mantenere un buon commercio transatlantico».

Le notizie da Gaza, caratterizzate da massicci raid di Israele, hanno acceso il dibattito sulla questione mediorientale. «Siamo entrambi amici sinceri di Israele – ha dichiarato la premier – ma, proprio perché siamo amici, non possiamo restare indifferenti a quanto sta accadendo a Gaza, una situazione sempre più difficile e drammatica». Ha aggiunto che vi è l’impegno per una cessazione permanente delle ostilità, e che non possono esserci ambiguità nel pretendere che Hamas rilasci tutti gli ostaggi, affermando che non c’è futuro né per Hamas né per la sua presenza in un futuro Stato palestinese.

(Notizia in aggiornamento)


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