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Referendum 2025: i temi del voto.

Domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, e lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15, gli italiani saranno chiamati a votare su 5 referendum. Quattro riguardano questioni sul lavoro e uno è in merito alla cittadinanza italiana per gli stranieri. Ecco i dettagli sui temi in discussione.

Sommario

Il primo referendum sul lavoro propone la cancellazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti introdotto nel 2015. La norma attuale prevede che, in caso di licenziamento illegittimo in aziende con più di 15 dipendenti, non ci sia reintegro ma un indennizzo economico fino a 36 mesi. Circa 3,5 milioni di lavoratori, assunti dopo il 7 marzo 2015, sono considerati penalizzati da questa legge. Il quesito è: “Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante «Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti» nella sua interezza?”

Il secondo referendum propone più tutele per i lavoratori delle piccole imprese, abolendo il tetto all’indennità in caso di licenziamento ingiustificato. Attualmente, per i dipendenti di aziende con meno di 16 lavoratori, l’indennità non può superare 6 mensilità. Circa 3,7 milioni di lavoratori sono coinvolti. Il quesito è: “Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, limitatamente a certe parole?”.

Il terzo quesito si concentra sul lavoro precario e propone l’eliminazione di norme sui contratti a termine. Attualmente, i contratti possono essere instaurati per un anno senza causali. Si stima che ci siano circa 2,3 milioni di lavoratori con contratti a tempo determinato. Il quesito è: “Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, recante ‘Disciplina organica dei contratti di lavoro’?”

Il quarto referendum interviene sulla salute e sicurezza sul lavoro. Si propone di modificare le norme che limitano la responsabilità dell’impresa appaltante in caso di infortuni in appalto. La richiesta è di abrogare disposizioni che favoriscono appaltatori non in regola con le norme di sicurezza. Il quesito è: “Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81?”

L’8 e 9 giugno si voterà anche sulla legge del 1992 che regola la cittadinanza italiana per gli stranieri. La proposta è di ridurre il periodo di residenza legale da dieci a cinque anni. Attualmente, un adulto straniero deve risiedere 10 anni in Italia per richiedere la cittadinanza. Il quesito è: “Volete voi abrogare l’art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente a certe parole della legge 5 febbraio 1992, n. 91?”

Il Quorum

È importante notare che affinché il risultato dei referendum sia valido, deve partecipare almeno il 50%+1 degli aventi diritto. Si sono verificate polemiche riguardo al quorum e alle posizioni di alcune forze politiche sulla partecipazione al voto.


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