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Le ricerche del veleno su Google? Per le piante.

Cercava informazioni su come rimuovere sangue da un materasso e su come avvelenare. Questi indizi hanno portato al fermo della nuora di una donna di 58 anni uccisa a Fregene con diverse coltellate. Giada Crescenzi, 30 anni, è accusata di omicidio e si dichiara innocente. Il suo avvocato riferisce che è provata ma determinata a confermare la sua estraneità davanti al giudice.

La ricostruzione

Secondo quanto emerso, la vittima sarebbe stata uccisa nel sonno con 15 coltellate, per la maggior parte all’addome e una alla gola. Il figlio, tornando a casa, ha trovato l’ingresso aperto e la madre nel letto senza vita. Da lì, le discrepanze nel racconto hanno insospettito gli investigatori, portando a indagare sulla Crescenzi. Le indagini sul cellulare della giovane hanno portato al suo fermo. La difesa sostiene che Giada ha cenato con la madre e poi si è addormentata creando una routine abituale, non sapendo dell’omicidio fino al momento in cui le è stato comunicato dal compagno.

Le ricerche su Google

Per quanto riguarda un presunto movente economico o eventuali dissapori, il legale afferma che i rapporti erano normali, con solo banali discussioni. Riguardo le ricerche online, sostiene che una fosse per rimuovere tracce di mestruazioni e l’altra riguardava piante invasive. Tuttavia, gli inquirenti ipotizzano persino una simulazione di rapina, dato che l’auto della donna era stata trovata danneggiata e il portafogli in strada.

Chi è Giada Crescenzi

Giada Crescenzi, 31 anni, era fidanzata con il figlio della vittima. La madre del fidanzato non approvava la relazione, e amici hanno riferito di tensioni familiari. Giada ha cercato attivamente un’altra sistemazione negli ultimi giorni, postando sui social di trovarsi in una situazione difficile.


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