Crollo futura sede universitaria, avviata inchiesta.
Le cause del crollo della futura sede universitaria di via Atena ad Agrigento sono attualmente in fase di indagine da parte dei vigili del fuoco. I lavori di restauro dell’ex ospedale erano quasi terminati, con una prevista riconsegna all’università di Palermo entro giugno. I lavori, appaltati nell’aprile 2021, erano stati affidati al consorzio R.T. Ares/Consorzio stabile Energos per un importo superiore ai 4 milioni e 269 mila euro. In precedenza, il rettore dell’ateneo aveva annunciato la consegna dello stabile entro l’estate.
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Le indagini sul crollo comprendono anche i carabinieri. Ieri sera, era presente il sostituto procuratore della Repubblica. Gli edifici a rischio sono situati su vicolo Ospedale dei Cavalieri di Malta, riguardanti due bed and breakfast e una casa vacanza evacuati per precauzione. In via Atena, il cane dei vigili del fuoco ha escluso la presenza di persone tra le macerie. Fortunatamente, al momento del crollo, il cantiere era vuoto; tuttavia, operai sembrerebbero usciti solo qualche ora prima che il muro crollasse nel cortile interno.
Le relazioni dei tecnici incaricati dalla Procura chiariranno le dinamiche; è stata acquisita una foto scattata nel cantiere, che mostra un profondo scavo alla base del muro crollato. Questo scavo era volto all’installazione di grossi recipienti idrici, potenzialmente compromettendo la stabilità del muro. Commercianti della via Atena hanno confermato che il materiale asportato dal cantiere è stato caricato su diversi camion. Tra le ipotesi del crollo, si considera anche una grossa perdita idrica che ha interessato l’area, la quale ha causato il cedimento, coinvolgendo anche una parte della via Argento.