Stellantis rivede la strategia elettrica in Europa

Stellantis sta riconsiderando le proprie strategie sull’elettrificazione totale del mercato europeo. L’azienda, frutto della fusione tra FCA e PSA, starebbe abbandonando il piano di commercializzare esclusivamente veicoli elettrici in Europa entro il 2030. Questo cambiamento segna un distacco dalla visione precedentemente delineata.
La nuova direzione aziendale, sotto la guida del presidente, appare più orientata verso una strategia cauta e diversificata. Una fonte interna al gruppo ha suggerito che l’obiettivo del 100% elettrico entro il 2030 non è più considerato rilevante, confermando un ripensamento delle politiche aziendali. Questo riallineamento non sorprende, dato che sono emerse critiche verso l’approccio esclusivamente focalizzato sui veicoli a batteria.
La decisione di rivedere gli obiettivi elettrici si inserisce in un contesto di mercato europeo caratterizzato da un rallentamento delle vendite di veicoli completamente elettrici, evidenziando l’incertezza tra i consumatori nell’abbracciare la transizione elettrica nonostante incentivi e pressioni normative.
In risposta a queste dinamiche, l’azienda starebbe rivalutando l’importanza della tecnologia ibrida come soluzione transitoria per una clientela esitante. Le motorizzazioni ibride potrebbero rappresentare un compromesso strategico, riducendo le emissioni senza imporre i limiti percepiti della mobilità completamente elettrica.
Questo cambiamento non è solo tattico, ma una revisione fondamentale della visione aziendale. Se confermato, potrebbe segnare un approccio più pragmatico alla transizione energetica nel settore automobilistico, con l’azienda che si prepara ad adattare le proprie strategie alla realtà del mercato.
Il segnale inviato da Stellantis potrebbe influenzare le strategie di altri costruttori e le future politiche europee sulla mobilità sostenibile. In un momento in cui diversi paesi europei stanno rivedendo i propri piani di abbandono dei motori a combustione, la posizione di un gruppo delle dimensioni di Stellantis potrebbe accelerare un ripensamento collettivo sulla transizione verso un parco auto a zero emissioni.