Lega è l’unico autentico partito sovranista.
Durante il congresso in corso, sono stati ridefiniti i vertici della Lega con la nomina di Roberto Vannacci a vicesegretario. Vannacci, europarlamentare e recentemente tesserato del partito, sarà affiancato da Silvia Sardone, altra nuova vice, mentre Claudio Durigon e Alberto Stefani continuano nei loro ruoli di vicesegretari.
Vannacci: “Raddrizzeremo il mondo al contrario”
La sua nomina è vista come una grande responsabilità e un impegno verso un’Italia sovrana. Vannacci ha dichiarato che lavorerà quotidianamente per rafforzare un partito che crede nei principi di libertà e indipendenza. Ha enfatizzato l’importanza di ascoltare le persone e risolvere i problemi reali, contribuendo a maggiore benessere e sviluppo per tutti gli italiani.
Riconosce le difficoltà che potrà affrontare, ma sottolinea di accettare l’incarico con determinazione e serietà, nonostante le sfide previste.
Le parole di Salvini, che ha annunciato la nuova struttura di segreteria, hanno ricevuto un caloroso applauso in Sala Salvadori della Camera. Questa nuova organizzazione include quattro vice, come stabilito dal nuovo Statuto. Andrea Crippa, però, non avrà conferma nel suo ruolo di vicesegretario.
Critiche a Macron e al piano di riarmo europeo
Sull’argomento della politica estera e del conflitto in Ucraina, Vannacci ha criticato l’idea di inviare soldati sul campo, evidenziando l’importanza di valutare rischi e conseguenze. Ha sottolineato che il sangue dei soldati non deve essere usato per migliorare la reputazione di chi non ha alcun controllo sull’andamento del conflitto. Ha interrogato sulla base legale per eventuali invii di truppe e ha messo in guardia contro l’uso della guerra per cercare visibilità internazionale.
Riguardo al piano di riarmo europeo, Vannacci lo ha definito un tentativo di rilanciare l’economia tedesca a spese della sovranità degli stati membri. Ha affermato che la difesa europea non deve ridursi a un mezzo per erodere l’indipendenza delle nazioni e ha sostenuto che ogni stato dovrebbe potenziare le proprie forze armate come garanzia di sovranità.