Senato approva decreto cittadinanza, Tajani: “Restituisce dignità”.
Nell’aula di palazzo Madama è stato approvato con 81 voti favorevoli e 37 contrari il decreto sulla cittadinanza. Questo testo stabilisce che la cittadinanza italiana non si trasmette automaticamente ai nati all’estero in possesso di altra cittadinanza e preclude anche il riconoscimento della cittadinanza per coloro nati all’estero prima dell’entrata in vigore della legge. Il decreto passerà ora alla Camera.
Il ministro degli Esteri ha espresso soddisfazione per il voto del Senato, sottolineando l’importanza del provvedimento nel restituire dignità e significato a un diritto che deve basarsi su un legame autentico con l’Italia, non solo burocratico, ma anche culturale, civico e identitario. Ha evidenziato che la cittadinanza deve essere un riconoscimento serio, confermato attraverso l’impegno, e che la riforma proposto introduce criteri più selettivi e trasparenti, capaci di rafforzare l’integrità del sistema.
Non ci saranno più riconoscimenti automatici a favore delle persone nate all’estero senza almeno un genitore o un nonno di cittadinanza esclusivamente italiana. Tuttavia, i figli dei cittadini italiani nati all’estero potranno acquisire la cittadinanza se richiesta dai genitori. Inoltre, è stato approvato un emendamento che consente agli italiani emigrati di riacquistare la cittadinanza, nel caso abbiano dovuto rinunciarvi per lavorare all’estero.
L’approvazione del decreto si inserisce in un pacchetto di misure che comprende altre leggi in discussione al Parlamento, destinate a garantire un legame effettivo con il Paese e a migliorare la funzionalità degli uffici consolari per i connazionali italiani all’estero.