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Gemelle Cappa e amici: protagonisti del giallo di Garlasco.

Chi sono Roberto Freddi e Mattia Capra, i due amici di Andrea Sempio e Marco Poggi perquisiti mercoledì mattina. Tornano dopo 18 anni anche Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara Poggi.

Nessun nuovo indagato. Al momento nessuno è sospettato nell’ambito delle indagini. Tuttavia, un nuovo sviluppo emerge dopo 18 anni a Garlasco, alimentato da ogni nuovo nome emerso. Quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano effettuano una perquisizione a casa di Roberto Freddi e Mattia Capra, firmata dai pm di Pavia, inizia una catena di nuove speculazioni.

I verbali del 2007 e del 2008 vengono riesaminati, quando i giovani amici di Marco Poggi furono risentiti perché si recavano in bicicletta alla villetta di via Pascoli. Anche se non sono indagati, gli inquirenti esaminano i loro cellulari alla ricerca di possibili conversazioni riguardanti il delitto o i movimenti del 13 agosto 2007. Freddi aveva detto di essere amico di Marco fin dalle scuole elementari e di frequentare la casa dei Poggi soprattutto nei fine settimana. Negli atti dell’indagine si legge che «aveva conosciuto Chiara Poggi senza avere mai avuto rapporti di frequentazione con lei a causa della differenza di età». Capra ha dichiarato di conoscere Marco «fin dai tempi delle scuole medie» e di giocare nella stessa squadra di calcio. Si incontrano principalmente nei fine settimana, andando presso l’abitazione in mountain bike.

Il «blitz» di ieri mattina rappresenta un segnale che le indagini stanno seguendo una pista precisa. Non è un «atto dovuto» in vista di un’udienza riguardante il Dna sottocoperta delle unghie della vittima. I carabinieri si sono presentati anche presso il municipio di Tromello per ispezionare un piccolo canale. Questo accertamento deriva da una testimonianza raccolta da una trasmissione e poi inoltrata alla procura. Gli investigatori chiedono cautela nel trattare il «supertestimone». Ma intento di prosciugare e dragare la roggia suggerisce che si tratta di un accertamento di grande importanza. Un uomo ha menzionato Stefania Cappa, cugina della vittima, dicendo che il giorno del delitto aveva una borsa con oggetti pesanti. Doveva entrare nel palazzo dove viveva la nonna, ma non aveva le chiavi e ha chiesto aiuto a una vicina. Poi si è sentito un tonfo nell’acqua, come se fosse stato lanciato un oggetto pesante.

La casa dei Cappa ha un accesso al canale dietro il cortile. In questo punto, sommozzatori hanno trovato oggetti definiti «utili» dagli investigatori, tra cui un martello. Potrebbe essere una presenza casuale, ma alimenta interrogativi, poiché è l’unico oggetto che il padre di Poggi afferma di non aver più trovato in casa dopo il delitto. Queste nuove informazioni riportano l’attenzione su Stefania Cappa, già oggetto di voci a Garlasco. Anche le ricostruzioni alternative dei “innocentisti” hanno contribuito a questa narrazione, respinta come «falsità» dai legali della famiglia Poggi. La famiglia Cappa si difende denunciando le calunnie e si prepara a intraprendere azioni legali. Tuttavia, le indagini potrebbero avvicinarsi a quel contesto. I legali di Sempio e lo stesso Sempio hanno negato contatti o frequentazioni con Stefania.

Stefania, attualmente avvocato in uno studio legale di prestigio, ha suscitato ulteriori sospetti. Ci sono anche messaggi che la sorella Paola Cappa avrebbe scambiato con un amico, alimentando storie riguardanti feste e tensioni tra parenti. Ci sono riferimenti diretti al delitto anche nei messaggi della sorella, contribuendo a pettegolezzi e sospetti.


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