Femminicidio-suicidio a Milano, l’avvocato: «Meritava il lavoro».
Il 35enne si è suicidato lanciandosi dalle terrazze del duomo di Milano. Prima del gesto, ha ucciso una donna di 50 anni di origine cingalese e ha ferito un collega barista, ora fuori pericolo.
Era detenuto nel carcere di Bollate per aver ucciso una ragazza tunisina di 23 anni nel 2016. Godeva di un permesso per il lavoro esterno. Poco dopo il suo gesto, è stato trovato il corpo della donna in un laghetto del Parco Nord.
Il legale ha dichiarato che il suo assistito meritava il permesso di lavorare fuori grazie al suo ottimo percorso all’interno del carcere, aggiungendo che nessuno si aspettava un simile accaduto.