Chi voleva uccidere ‘Mido’? Il mistero dell’agguato a Roma.
Chi ha cercato di uccidere ‘Mido’, un buttafuori di 27 anni vittima di un agguato all’alba sulla via Ostiense? E perché è stata esplosa quella raffica di colpi? Un giallo che complica il lavoro delle forze dell’ordine e della procura romana, impegnati a ricostruire i contorni di un assalto in pieno stile malavitoso avvenuto all’alba di domenica a Vitinia, alle porte di Roma.
Cosa sappiamo dell’agguato
Mohamed Elwakil, vero nome di ‘Mido’, è stato raggiunto da quattro colpi di pistola mentre si trovava al volante della sua auto. È stato affiancato da un’altra vettura, da cui un uomo ha sparato. Nella vettura degli aggressori c’erano almeno due persone. La vittima è stata costretta a fermarsi alle 6.30 nei pressi di via Fiumalbo, poco dopo un distributore, dove sono stati esplosi i colpi contro il parabrezza della sua Smart bianca. A trovarlo, incosciente, è stato un passante a bordo della sua vettura.
La notte in discoteca
Il 27enne aveva lavorato come buttafuori al locale Nice nella serata tra sabato e domenica. Intorno alle 5 del mattino, ha inviato un messaggio al datore di lavoro segnalando che la serata era trascorsa senza problemi. Lavora per una società di sicurezza che presta personale in vari locali. I titolari e colleghi sono stati ascoltati dalle autorità per vagliare tutte le ipotesi.
La società di sicurezza ha dichiarato di essere totalmente estranea all’agguato e ha offerto piena collaborazione alle autorità, ribadendo di non avere alcun legame con il drammatico episodio.
Le conoscenze
‘Mido’ non aveva avuto grossi problemi con la giustizia, se non una questione legata a una resistenza a pubblico ufficiale. Tuttavia, fonti investigative indicano che il suo nome fosse già conosciuto. Tra Ostia, Vitinia e Primavalle, avrebbe molti amici. Le sue relazioni e gli ultimi contatti sono stati esaminati e continueranno ad essere analizzati dalle forze dell’ordine, che hanno ascoltato diverse persone, inclusi amici e familiari. Non è escluso un legame con la criminalità romana e straniera.
Le ipotesi
‘Mido’ potrebbe aver infastidito qualcuno. Non è chiaro se ciò sia avvenuto nel contesto lavorativo o nella vita privata. In ogni caso, chi lo ha colpito conosceva le sue abitudini. Dopo il lavoro, si stava dirigendo verso casa, situata nel quartiere dell’agguato. Si ipotizza anche che possa aver riconosciuto gli aggressori. La sua auto è stata speronata, potrebbe essersi verificato un testacoda, seguiti dagli spari, e poi la fuga. Attualmente non è chiaro se gli assalitori si siano diretti verso Ostia, l’Eur o il grande raccordo anulare. Le immagini delle telecamere del distributore e di altri punti sono state acquisite. Il cellulare del ragazzo è stato sequestrato per ulteriori analisi. La ricerca degli aggressori continua.