Morto Nino Marazzita, legale di celebri gialli italiani.
Conosciuto come “avvocato dei diavoli”, la definizione gli si addiceva. Acume, preparazione e competenza non sono mai stati messi in discussione. È morto a ottantasette anni un noto avvocato, storico difensore di protagonisti di importanti casi di cronaca, dal mostro di Firenze al killer Donato Bilancia, diventato anche un volto noto della tv.
La notizia è stata diffusa dal figlio, avvocato e professore di diritto a Teramo, attraverso un post sui social. Ha ricordato la grandezza del padre, sottolineando l’intelligenza, l’ironia e l’umanità che lo caratterizzavano. Chi lo conosceva lo descrive come determinato e acuto, “non era certo una controparte semplice”.
Nato in Calabria, si trasferì giovanissimo nella Capitale, dove ha esercitato per tutta la carriera. Marazzita è stato impegnato non solo nei grandi casi di cronaca nera, ma anche in procedimenti per terrorismo, sequestri di persona e reati contro la pubblica amministrazione.
Tra i suoi incarichi, avvocato di parte civile nel processo per l’omicidio di Pier Paolo Pasolini e difensore di Eleonora Moro per la verità sull’uccisione del presidente della DC nel 1978. Fu riconosciuto anche da un quotidiano francese per l’audacia di contrapporsi ai più potenti d’Italia.
Fra i suoi assistiti, nomi noti provenienti da mondi diversi, da Jaen Paul Sartre a personaggi dello spettacolo e della politica. Durante la sua ultracinquantennale carriera ha difeso una vasta gamma di clienti.
Amava la tv ed è diventato un volto conosciuto. È stato presente nei salotti tv, tra cui il Tappeto Volante e il Maurizio Costanzo Show, e noto al grande pubblico con la rubrica “L’avvocato risponde” su Rai2 e come giudice di Forum. La sua vita è stata anche al centro di gossip e chiacchiere, in particolare per presunti legami con figure dello spettacolo.