La Santa Sede ha smentito la notizia riguardante un presunto malore del cardinale Parolin durante la Congregazione di mercoledì scorso, negando l’accaduto e suggerendo che ci siano manovre per escluderlo dalla lista dei papabili. La strategia pare puntare a insinuare dubbi sulla sua capacità di guidare la Chiesa a causa delle sue condizioni di salute, già messe in discussione in passato.
Parolin è uno dei favoriti grazie al suo equilibrio tra diplomazia e capacità di governance, essendo cresciuto in un contesto umile e intraprendendo una carriera diplomatica che lo ha visto attivo in vari Paesi, inclusi Nigeria, Messico e Cina. Le voci di malore sono iniziate su un sito conservatore americano, suscitando polemiche. Parolin, giudicato da alcuni troppo aperto alle istanze progressiste, si trova a fronteggiare critiche anche da esponenti più conservatori.
La prima votazione del 7 maggio sarà decisiva per valutare il supporto che Parolin riceverà e se emergeranno altri candidati forti. Tra i nomi in corsa ci sono sia figure pastorali come Matteo Zuppi sia candidati più conservatori come Robert Prevost. A seconda dei numeri, il blocco progressista potrebbe anche considerare di sostenere Parolin.
Fonte: roma.corriere.it
