Storia

Unisalento: datazioni al radiocarbonio di una comunità bronzea

Studio approfondito su una comunità di pastori dell’Età del Bronzo in Calabria, con il coinvolgimento dell’ateneo leccese, che ha analizzato il DNA e le datazioni al radiocarbonio. La ricerca, pubblicata su Communications Biology, esplora per la prima volta la struttura genetica, le relazioni di parentela e aspetti della vita quotidiana di una piccola comunità protoappenninica della Grotta della Monaca, attiva tra il 1780 e il 1380 a.C.

L’indagine è il risultato di una collaborazione internazionale, inclusa la partecipazione del Cedad dell’università salentina per la datazione radiocarbonica. Sfruttando tecniche avanzate di analisi genomica su resti umani, il lavoro evidenzia una forte affinità genetica della comunità con le popolazioni della prima Età del Bronzo della Sicilia, mantenendo al contempo l’assenza di contributi genetici “orientali” riscontrati in coeve comunità siciliane.

Il Cedad ha gestito la preparazione chimica dei campioni per le datazioni al radiocarbonio, contribuendo al quadro cronologico relativo all’uso funerario nella Grotta della Monaca nella Media Età del Bronzo.

Attraverso metodi avanzati di genomica, è stato documentato un caso di consanguineità estrema nella comunità, mai osservato prima in un contesto archeologico di quell’epoca. Un giovane maschio presenta un profilo genetico indicativo di un’unione riproduttiva tra parenti di primo grado, con analisi che rivelano un adulto sepolto nello stesso settore funerario come padre e una figlia dello stesso individuo come madre.


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