Attacco a Novorossijsk: l’impresa di Alessandria ’41

Dal porto di Alessandria d’Egitto a quello di Novorossijsk, il parallelo tra l’azione del 1941 di sei incursori italiani della Decima Mas, all’epoca non ancora macchiata dai crimini di guerra sul suolo italiano, e l’azione recente di un singolo drone nel Mar Nero, viene celebrato nel contesto dell’Impresa di Alessandria. Questo tema è stato oggetto di una conferenza organizzata dal Museo Tecnico Navale nel 2025.
“L’utilizzo dei droni rappresenta un’evoluzione delle tecniche usate durante la Seconda Guerra Mondiale – ha affermato un ammiraglio -. Non si accetta più la perdita di uomini con fatalismo. I mezzi senza pilota offrono vantaggi significativi; sono silenziosi e garantiscono risultati superiori rispetto al costo del mezzo stesso. Si auspica che le guerre possano sparire, ma questo approccio può salvare vite”.
L’ufficiale ha ripercorso l’azione del 18 e 19 dicembre 1941, quando “sei italiani equipaggiati con materiale di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare nel Mediterraneo”, come notò Winston Churchill a conflitto terminato. L’avvicinamento del sommergibile Scirè, i mas che penetrano nel porto di notte accodandosi a tre cacciatorpediniere della Royal Navy, le cariche esplosive piazzate sotto gli scafi, le esplosioni delle due corazzate e della petroliera. Episodi studiati ampiamente, ma che rimangono “il più eclatante episodio storico di questo genere in un periodo triste di guerra”.
I sei marinai italiani tornarono a casa dopo la guerra e la prigionia, identificati dagli inglesi come combattenti secondo la Convenzione di Ginevra. “Furono riconosciuti grazie ai documenti, e pochi sanno che indossavano la divisa sotto la muta subacquea e gli abiti per il freddo del mare invernale”, ha ricordato l’ammiraglio.
Un altro ammiraglio ha svelato l’origine dell’appellativo ‘maiali’ attribuito ai prototipi. “Emettevano un grugnito quando erano attivi”, ha spiegato. Un ricordo commovente è legato al recupero dei resti dell’equipaggio dello Scirè.
Infine, un comandante marittimo ha annunciato la continuazione delle conferenze anche nel 2026, sottolineando l’importanza di celebrare la dedizione di quegli uomini e l’impresa storica che hanno rappresentato.



