Il muro sotterraneo che cambia la preistoria europea.

Decine di metri sotto le acque agitate dell’Atlantico, si nasconde un segno inatteso dell’ingegno umano. È un muro di granito lungo circa 120 metri, costruito settemila anni fa al largo dell’isola di Sein, in Bretagna. Una scoperta che mette in discussione ciò che sappiamo sulle comunità preistoriche europee.
La scoperta
Nel 2017, un geologo ha individuato questa struttura analizzando mappe LiDAR dei fondali marini, scoprendo undici strutture sommerse, troppo regolari per essere naturali. Le immersioni recenti hanno confermato la presenza di monoliti e lastre di granito disposti con precisione, in un’area considerata proibitiva per l’archeologia subacquea.
Un’opera umana
Lo studio pubblicato sull’International Journal of Nautical Archaeology data la struttura tra il 5800 e il 5300 a.C., (quindi circa 7 mila anni fa) quando il livello del mare era più basso e quella che oggi è una distesa d’acqua era terra emersa. All’epoca la costa si trovava chilometri più a ovest. Il muro non è nato per stare sott’acqua. L’assenza di materiali organici ha impedito la datazione al radiocarbonio, ma gli archeologi hanno ricostruito l’età della struttura incrociando i dati sull’innalzamento del mare con le fasi di occupazione umana della regione. Il risultato mostra che siamo nel cuore della transizione tra Mesolitico e Neolitico.
Funzione della struttura
La funzione di questo muro resta da chiarire. Potrebbe essere stata una gigantesca trappola per pesci, simile a quelle già individuate lungo le coste di Bretagna e Normandia, utilizzate per sfruttare le maree. Oppure una barriera difensiva, costruita per proteggere insediamenti costieri da mareggiate e avanzamenti del mare. Tuttavia, le dimensioni fanno riflettere. Alcune strutture sono molto più grandi di quanto necessario per una semplice pesca, suggerendo che le comunità stessero già tentando di controllare l’ambiente, adattandosi a un clima in cambiamento.
Ingengneri prima dei megaliti
Il dato più impressionante è che queste costruzioni precedono di almeno 500 anni i megaliti cerimoniali della regione. Ciò significa che la capacità di organizzare lavoro collettivo e progettare opere complesse esisteva prima dell’agricoltura, in contrasto con l’immagine del cacciatore-raccoglitore nomade e primitivo. Qui si osserva una comunità che già si ferma, pianifica e costruisce, ponendo le basi della civiltà europea. La vera domanda resta chi abbia costruito questo muro, suggerendo che in quell’epoca, prima dell’arrivo dell’agricoltura, gli uomini potessero già organizzare progetti di tale portata. Nuove scoperte portano sempre a nuove interrogativi.



