Storia

Turchia: basilica di Nicea riemerge dopo otto secoli.

Sommersa per secoli, la Basilica di Iznik getta luce sui primi secoli del cristianesimo e sui suoi martiri. Situata 200 km a sud di Istanbul, l’antica città di Nicea ospitò uno dei raduni fondativi della fede cristiana nel 325, dopo la legalizzazione del cristianesimo da parte dell’imperatore romano Costantino.

Nel 2014, sono state identificate le rovine delle tre navate a 50 metri dalla riva e due metri sott’acqua. Secondo l’archeologo responsabile, si trattava di una chiesa sconosciuta. Sotto l’influenza dei cambiamenti climatici, l’abbassamento del livello del lago ha rivelato la basilica del IV secolo, distrutta nell’XI secolo dopo una serie di terremoti e sommersa successivamente dall’innalzamento delle acque.

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Secondo l’archeologo, la Basilica dei Santi Padri fu costruita nel 380 d.C., sul luogo in cui un martire sedicenne di nome Neofito morì nel 303. Dopo vari tormenti, fu decapitato “per essersi rifiutato di offrire sacrifici agli dei pagani”. Un’importante testimonianza di questa storia è conservata nel museo sul sito, che racconta la storia dei cristiani di Nicea.

Una chiesa precedente, eretta in memoria di Neofito, ospitò il primo Concilio Ecumenico di Nicea nel 325, ma fu distrutta nel 358 da un violento terremoto.

Cimitero dei Martiri

Circa due decenni dopo, venne costruita la Basilica dei Santi Padri, in onore dei 318 vescovi che redassero il Credo niceno. La chiesa ospitava un sarcofago con i resti di Neofita e altri martiri. Le ossa e le mascelle di questi martiri ora sporgono dalla superficie del lago, definito “un cimitero di martiri” dal team di ricerca.

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“Abbiamo già trovato circa 300 tombe“, ha affermato l’archeologo, mostrando alcune delle quali hanno rivelato segni di tortura. Si è scoperto anche un’area con piccole sepolture che conteneva 11 tombe di bambini. Le ossa sono accuratamente analizzate e documentate dagli antropologi. “Questo non era un cimitero ordinario, ma un luogo di martirio, di grande significato per i cristiani”.

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Pellegrinaggi e turismo religioso

Il sindaco di Iznik prevede una crescente notorietà per la sua città di 45.000 abitanti, che potrebbe diventare un importante luogo di pellegrinaggio. “Da quando è stata annunciata la visita del Papa, le visite sono aumentate tra cristiani, cattolici e ortodossi”.

Un esperto ritiene che la Turchia occupi un posto cruciale sulla mappa del cristianesimo grazie alle numerose tracce delle sue origini. “Il cristianesimo è emerso intorno a Gerusalemme, ma senza l’Anatolia, non ci sarebbe il cristianesimo”. Con la visita del Papa, ci si aspetta che questa regione diventi meta di pellegrinaggio per i cristiani.

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