Storia

Jane Parker: donna affascinante nella corte dei Tudor

Incedono in silenzio, nelle stanze della storia, personaggi in ombra. Su Jane Parker, cognata di Anna Bolena e dama di compagnia di Caterina Howard, le ombre restano fittissime. La storiografia ne offre un ritratto da “femme fatale“ alla corte dei Tudor: perversa, voyeur, bugiarda e spia. In un recente romanzo, Jane emerge con una consistenza propria, non più solo un’effige, ma protagonista di un gioco di potere.

Questo romanzo, che esplora figure femminili dimenticate dalla storia, fornisce uno sguardo interessante sulle donne nel passato. L’Inghilterra è terra di grandi regine, ma spesso la narrazione si concentra sul XIX secolo, confinando le donne a riflessi dell’immagine maschile. Al contrario, il periodo medievale risulta affascinante per il ruolo influente delle donne.

Ritirare alla luce queste voci non è considerato un dovere, ma nasce da un genuino interesse per le loro vite. L’autrice ha scelto Jane Parker perché la trova un personaggio intrigante, spesso trascurato dalla storiografia. La scrittura è accompagnata da un rigoroso lavoro di ricerca e l’utilizzo di fonti storiche secondarie, poiché il contesto in cui viveva Jane è ben documentato.

La relazione con le “amiche remote” è complessa; l’autrice desidera essere equa nei confronti dei personaggi, superando le interpretazioni valutarie del passato. Oggi, lo sguardo del potere sulle donne è cambiato. Le donne lavorano e guadagnano, ma restano osservate sia come produttrici che come oggetti. La vera evoluzione avverrà solo quando più donne assumeranno ruoli di potere, modificando così la prospettiva dominante.


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