Carrara onora il condottiero orobico: storia e leggenda.

Accademia Carrara dedica un anno a Bartolomeo Colleoni con la mostra «Colleoni 550. L’immagine del condottiero», organizzata in collaborazione con il museo bergamasco. L’esposizione, aperta dal 14 novembre 2025 al 9 novembre 2026, segna il 550° anniversario della morte del celebre capitano di ventura (1395–1475).
L’eredità di un protagonista del Rinascimento lombardo
La rassegna ripercorre la fortuna iconografica del condottiero attraverso ritratti, incisioni, miniature, sculture e medaglie. Quattro cicli tematici raccontano come l’immagine del Colleoni sia stata reinterpretata nei secoli, tra mito, storia e costruzione del potere. Figura centrale del Rinascimento lombardo, Colleoni fu stratega militare, mecenate e umanista, promotore della Cappella Colleoni, simbolo identitario di Bergamo.
Moroni e il ritratto del condottiero
Il cuore del percorso è in Sala 11, dove spicca il Ritratto di Bartolomeo Colleoni di Giovan Battista Moroni, proveniente dalla Fondazione Colleoni e restaurato nel 2022. Si tratta di un ritratto postumo, di profilo «all’antica», probabilmente eseguito nel 1566 per il primo centenario della Pietà Colleoni. Un prestito eccezionale che dialoga con il ricco patrimonio moroniano custodito dalla Carrara.
Un itinerario tra museo e territorio
«Colleoni 550» prosegue anche fuori dal museo, con un percorso diffuso che collega i luoghi simbolo del condottiero: la Cappella Colleoni, il Castello di Malpaga, altri siti colleoneschi della provincia e l’Archivio di Stato di Bergamo. Un invito a riscoprire il rapporto profondo tra arte, memoria e identità del territorio.
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