Storia

La sinistra e l’alleanza con Hitler.

Col saggio «Gli irresponsabili» si analizza l’ascesa del nazismo evitando il filtro dell’ideologia, rivelando come socialdemocratici e comunisti supportarono Hitler nella crisi della Repubblica di Weimar. Si evidenzia che questa storia rimane attuale, ponendo interrogativi sulle democrazie contemporanee in relazione agli eventi del 1932-1933. La Repubblica di Weimar è diventata simbolo del periodo tra le due guerre e delle sue conseguenze.

Il saggio non si limita alle note accademiche, ma presenta una narrazione coinvolgente e diretta, guidando il lettore verso il cuore di una tragedia che ha plasmato il destino europeo. Tra i protagonisti vi sono figure come von Papen, l’ultimo cancelliere, e Hindenburg, il presidente che, pur avendo un passato militare, non riuscì a prevedere le conseguenze della sua inazione. Hindenburg è descritto come un uomo legato ai suoi interessi personali e incapace di contrastare l’ascesa di Hitler, un leader che prometteva stabilità a fronte delle difficoltà economiche.

La narrazione include anche l’assenza di una vera resistenza da parte di chi deteneva il potere, che si mostrò impotente di fronte alla crescente accettazione dell’idea di sacrificare la libertà per la stabilità. Il saggio delinea una figura di Hitler come la risposta a una crisi profonda, un personaggio che ha saputo sfruttare le insoddisfazioni popolari e le debolezze politiche dell’epoca.

«Gli irresponsabili» si presenta quindi come una cronaca che mette in risalto come alleanze politiche oscure ed egoismi personali abbiano contribuito alla catastrofe, offrendo una prospettiva retrospettiva su uno dei periodi più tragici della storia.


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