Storia

Restauro del Palazzo di Napoleone: accordo ufficiale.

È stato siglato un accordo fra il Comune e la Soprintendenza per individuare risorse

RIO — Il palazzo governativo di Rio Marina, chiuso dopo la cessazione delle attività minerarie, versa in uno stato di degrado, con il tetto parzialmente crollato. Questa struttura, risalente al ‘700, era la sede del delegato governativo delle miniere dell’Elba e ospitò più volte Napoleone Bonaparte durante il suo esilio sull’isola tra il 1814 e il 1815, tanto che la prima visita ufficiale dell’Imperatore all’Elba avvenne proprio a Rio Marina.

Lo stesso Napoleone considerava quel palazzo come una delle sue dimore elbane, come affermato da una studiosa esperta della gestione degli archivi storici locali.

Il palazzo si trova in via Castelfidardo, nella zona della Scalinata della Pergola, a poca distanza dal Palazzo del Burò, attualmente sede del Parco minerario riese.

Il progetto di restauro e riconversione funzionale prevede una spesa di oltre 3,5 milioni di euro. Il Comune di Rio ha approvato un accordo preliminare con la Soprintendenza, poiché, come riportato nella delibera di giunta, “il Ministero della Cultura ha espresso disponibilità a collaborare per la valorizzazione del bene”.

Il progetto di fattibilità tecnico ed economica, seguito da quello di progettazione definitiva dell’intervento, è stato affidato a un gruppo di professionisti composto dagli architetti di Roma e Venezia. Per questa fase di progettazione, l’amministrazione ha ottenuto un finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture, parte del Fondo nazionale per la tutela dei beni storici.

Ora è necessario reperire le risorse e avviare l’appalto dei lavori. In questo contesto si inserisce l’accordo con la Soprintendenza, poiché il Comune di Rio non dispone delle risorse necessarie né della possibilità di agire come stazione appaltante.


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