Storia

Roccella sfrutta la Shoah per scopi politici a Auschwitz

Il dibattito pubblico attuale è caratterizzato da una mancanza di sostanza, in cui prevalgono emozioni e frasi ad effetto anziché ragionamenti profondi. Le affermazioni diventano strumentali al colpire l’altro, piuttosto che incoraggiare un pensiero critico. Auschwitz rappresenta il simbolo di ciò che l’Europa ha inflitto al popolo ebraico, un evento che ha segnato il culmine di secoli di antigiudaismo cristiano e antisemitismo razziale, soprattutto dalla seconda metà dell’Ottocento. Questo culmine è stato possibile grazie all’affermazione del totalitarismo, che ha superato la democrazia nei momenti più oscuri della storia. Il nazional-socialismo è stato il regime responsabile, con il fascismo che ha svolto un ruolo di complicità.

Auschwitz e la Shoah sono così significativi da non poter essere ridotti a mere strumentalizzazioni, poiché affrontare questa realtà è fondamentale, pur nella ricerca del modo migliore per ottimizzare tale esposizione. È inaccettabile ridurre tutto a semplici gite e tentativi di limitare l’antisemitismo al solo fascismo, quando ci troviamo di fronte a una storia che tocca i fondamenti stessi dell’umanità e le sue manifestazioni più oscure. Non si dovrebbe banalizzare per scopi politici, nemmeno nel contesto di una battaglia culturale.

L’antisemitismo, in effetti, non è esclusivamente associazione al fascismo. Esiste una riluttanza a affrontarne le molteplici sfaccettature e il suo radicamento nelle contemporanee società. È presente non solo in ambito politico, ma anche a sinistra, con origini storiche nel passato del movimento. Inoltre, una presenza significativa si riscontra nelle comunità musulmane in Europa, un rapporto che le autorità politiche tendono a non considerare seriamente. È vero anche che le Università, come osservato, sembrano aver perso il loro ruolo di riflessione critica.

In effetti, si avverte la necessità di semplificare il processo di comprensione riguardante lo sterminio degli ebrei, un evento che è il culmine di un odio plurisecolare e dell’ideologia totalitaria nazionalsocialista. Le connessioni storiche devono essere riconosciute e rispettate. Comprendere che il male dell’antisemitismo non diminuisce se presente in altre forme è cruciale. Lo sterminio di sei milioni di ebrei europei rappresenta una responsabilità del Terzo Reich e dei suoi alleati, un fatto che rimane impresso nella Storia.


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