Roma, tutela di 677 villini storici da Aventino a Montesacro.

Sovrintendenza e Comune varano la salvaguardia. Per 496 immobili c’è il via libera alle trasformazioni.
Una regia pubblica per la trasformazione della città. Dopo l’approvazione del primo allegato al Piano regolatore, mercoledì sarà pubblicato l’aggiornamento della Carta per la qualità, che indica tutti gli edifici e le aree urbane sottoposti a regime di salvaguardia.
La Carta per la qualità per salvaguardare gli edifici storici
Il sindaco ha annunciato progetti per censire palazzi e strutture di pregio da preservare, nonché quelli da destinare a interventi di rigenerazione.
La nuova proposta prevede lo stralcio di 496 nuovi immobili per trasformazioni e l’individuazione di 72 nuove opere di interesse architettonico, urbano o ambientale.
Particolare attenzione sarà data alla tutela di 677 nuovi villini storici: 58 nel I Municipio, 238 nel II, 331 nel III, 32 nel VII, 9 nel X e 9 nel XII, risultati di iniziative locali per proteggere le palazzine liberty.
Dallo storico villino Naselli all’ex cinema Giardino
Tra i casi significativi ci sono le proteste per salvare lo storico villino Naselli, demolito nel 2020, e il vincolo posto sul villino Pincherle, dove abitò Alberto Moravia da bambino.
Tra gli immobili stralciati si segnalano l’ex cinema Giardino, il centro congressi in via dei Frentani, e «i Granai», ex Città del gusto e Uci cinema Marconi in via Enrico Fermi.
Gli immobili inseriti nella Carta della qualità
Nel I Municipio, diversi manufatti storici sono stati inseriti nella Carta della qualità, come il villino Fides, il villino Testa e il villino Sforza.
Dopo la pubblicazione dell’aggiornamento ci saranno 60 giorni di tempo per le osservazioni, prima dell’iter di approvazione in commissione Urbanistica e in Assemblea capitolina. L’aumento dei vincoli nelle aree pregiate mira a proteggere gli immobili di interesse.
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