Storia

Archeologia, storia e mito: indagine in Sicilia

Ci sono due principali luoghi in Sicilia dove si ipotizza possa trovarsi la tomba di Minosse. Secondo la tradizione, il re giunse a Sicania alla ricerca di Dedalo e vi trovò la morte. Minimamente accertato dagli storici classici, si narra che Minosse dominasse le isole Cicladi e avesse l’abitudine di sacrificare a Poseidone, dio del mare, il toro più bello. Tuttavia, un giorno, offese Poseidone sacrificando un toro di qualità inferiore, che si vendicò facendo innamorare Pasifae, moglie di Minosse, di un toro.

Dall’unione tra Pasifae e l’animale nacque il Minotauro, e Minosse incaricò Dedalo di costruire un labirinto per nasconderlo. Quando scoprì che l’artista aveva aiutato Pasifae, Minosse cercò di punirlo. Dedalo fuggì con il figlio Icaro, ma quest’ultimo, avvicinandosi troppo al sole, morì. Dedalo, invece, approdò in Sicilia e fu accolto da un re locale. Quando Minosse scoprì il suo rifugio, intraprese una spedizione per trovarlo. Durante un incontro, Minosse fu ucciso a tradimento dalle figlie del re e da Dedalo, e il suo corpo fu restituito ai cretesi.

Questi lo seppellirono con tutti gli onori, erigendo una tomba-duplex: una parte nascosta conteneva le ossa del re, mentre l’altra parte era un tempio dedicato a Afrodite. Alcuni studiosi ritengono di aver identificato la città fortezza di Camico nel territorio di Sant’Angelo Muxaro (AG) e i due principali luoghi di sepoltura potrebbero essere le Grotte della Gurfa ad Alia e il Monte Guastanella nell’Agrigentino.

Le Grotte della Gurfa sono un’imponente struttura rupestre non naturale, utilizzata dai contadini locali e indicata da alcuni come la tomba di Minosse. Si ipotizza anche che fosse riservata a una figura importante dell’antichità. Altri ricercatori, invece, indicano il Monte Guastanella come il luogo più probabile per la sepoltura del re, legando il suo nome al toponimo che potrebbe derivare dalla parola minoica che significa “dimora del re”.

Nel territorio si trovano diverse necropoli e strutture enigmatiche, tra cui un vano sotterraneo e un monumento noto come “Trono del Re.” Questa struttura presenta segni riconducibili alla cultura minoica. Un approfondito studio sull’area ha rivelato molti elementi che potrebbero confermare la presenza di un’importante civiltà antica.

Il tema dei miti, spesso legato a eventi storici, offre spunti di riflessione per ulteriori ricerche archeologiche nel territorio. Il Monte Guastanella, con la sua storia e le sue strutture, rappresenta un campo di indagine affascinante.


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