Centrodestra Diviso sulla Storia in Veneto

Fratelli d’Italia si è nuovamente distaccato dalla maggioranza di centrodestra del consiglio regionale veneto. In precedenza, durante la seduta del 9 settembre, aveva scelto di non votare per la collaborazione tra la Regione e la rete degli Istituti storici della Resistenza. Ieri, 23 settembre, ha votato contro le disposizioni per la ricerca storica sulle fucilazioni e la commemorazione dei fucilati durante la Prima Guerra Mondiale.
Il provvedimento è stato approvato con 35 voti favorevoli ed è stato sostenuto dal presidente del consiglio regionale, mirante a far luce sulle esecuzioni sommarie e le decimazioni subite dai soldati italiani. La legge regionale prevede di promuovere e sostenere la ricerca storica su queste vicende, istituendo una giornata regionale, un albo e una consulta per la ricerca storica.
Il presidente ha definito la legge un “obbligo etico e morale” per restituire l’onore a chi subì ingiustizie. La legge si concentra sulla ricerca obiettiva e sulla commemorazione delle vittime, richiamando l’importanza di questa memoria. Sono stati citati esempi di altre Regioni e Paesi che hanno già affrontato il tema, con l’invito a seguire l’esempio del Veneto.
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha manifestato contrarietà, sottolineando che trattare casi diversi in modo uguale è ingiusto e che onorare chi ha tradito i suoi compagni e ha commesso reati contro i civili rappresenta una forzatura storica.
Il gruppo ha avvertito del rischio di un “revisionismo positivo” che equipara colpevoli e innocenti, affermando che tale distinzione deve guidare gli studi storici. Hanno anche criticato chi ha esaltato la disobbedienza e la diserzione, ricordando che la libertà attuale è stata conquistata da chi ha combattuto per l’Italia.
La legge è stata relatore da un consigliere della Lega e da un correlatore del Partito Democratico, mirante a un’indagine storica “puntuale e documentata”.
L’istituzione della consulta per la ricerca storica è prevista per garantire l’obiettività e l’indipendenza degli studi, fornendo un quadro chiaro e completo sulle fucilazioni e le decimazioni avvenute in Veneto durante il primo conflitto mondiale.



