Storia

Conflitto in Europa e insegnamenti storici

L’uomo del Cremlino verrebbe descritto come un lupo che tenta di far credere a un’Europa impegnata in una campagna espansionistica, giustificando così la sua politica imperiale, finalizzata a ricostituire una Grande Russia, storicamente zarista e comunista. Si presenta la pecora (l’Europa, con scarsa dotazione di armamenti) che provoca il lupo (la Russia, potenza nucleare che investe gran parte del suo PIL in armamenti). In un continente dove si percepisce il rischio di una terza guerra mondiale, sorge la domanda se stiamo davvero abbandonando la cautela, consapevoli che ciò potrebbe comportare conseguenze devastanti. È naturale riflettere su eventi storici passati per comprendere se stiamo commettendo simili errori fatali.

I passati conflitti mondiali

Vi sono analogie con i percorsi seguiti dall’Europa nei conflitti mondiali recenti. Molti si interrogano se si stia ripetendo l’errore della Conferenza di Monaco del settembre 1938, quando diverse potenze europee permisero a Hitler di annettersi i Sudeti, pensando che una concessione avrebbe placato le sue ambizioni. Sappiamo come sia finita: i dittatori tendono ad approfittare delle debolezze altrui. Meno di un anno dopo, l’Europa si trovò coinvolta nella devastazione della seconda guerra mondiale.

Un altro precedente significativo è stato menzionato recentemente. La domanda è se si stia scivolando verso un conflitto mondiale con la stessa incoscienza di un secolo fa, mentre il nazionalismo avanza e le nazioni competono per la dominanza militare. In passato, era chiaro a molti che un conflitto globale fosse un rischio tangibile. Nel 1912, persino l’Internazionale socialista lanciò un allarme tempestivo. Tuttavia, non ci furono sforzi concreti per evitare il catastrofico esito che ne seguì, scatenato da un attentato a Sarajevo nel giugno del 1914.

Fare tesoro del passato

È vero che la storia non si ripete in modo esatto e che molte interpretazioni possono essere errate. Non è detto che ci troviamo dinanzi a una nuova crisi simile a quelle del passato. Eppure, riflettere sugli errori storici può rivelarsi utile per evitare di commettere le stesse atrocità. Errare è umano, perseverare lo è meno.


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