Storia

Droni russi in Polonia: rischio guerra mondiale?

La Russia ha violato lo spazio aereo di un Paese Nato per la prima volta dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, entrando con droni nei cieli della Polonia. Questo evento è stato descritto come un atto di aggressione che rappresenta una minaccia per i civili.

Non è ancora chiaro se le 19 violazioni siano state intenzionali o accidentali, ma alcuni analisti sostengono che possa trattarsi di un messaggio a leader politici e di una sfida all’alleanza, per mettere alla prova la sua unità.

Il primo ministro polacco ha attivato la procedura per invocare l’articolo 4 del trattato, considerandolo una minaccia alla propria integrità territoriale e sicurezza, e richiedendo un incontro con i membri dell’alleanza.

Questa procedura ha portato a un incontro del Consiglio Atlantico, dove si potrà discutere l’eventuale attivazione dell’articolo 5, che prevede che un attacco a uno Stato membro venga considerato come un attacco a tutti. Questo articolo è stato invocato raramente dalla creazione della Nato e richiede il consenso unanime dei membri per essere attivato.

L’articolo 5, in particolare, è stato utilizzato una sola volta durante il conflitto dopo l’attacco alle Torri Gemelle nel 2001. L’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 non ha attivato questo articolo, dal momento che l’Ucraina non è un membro della Nato.

Tuttavia, gli Stati Uniti e altri membri hanno fornito aiuti militari e supporto diplomatico all’Ucraina. Molti esperti avvertono che il rischio maggiore è rappresentato da un possibile ampliamento del conflitto nei Paesi dell’Europa orientale, portando a una risposta armata della Nato. Una provocazione da parte di Mosca potrebbe così trasformare il conflitto in una situazione ancora più pericolosa per la sicurezza nell’area.


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