Storia

Freccia trovata in Uzbekistan: possibile origine Neanderthal.

Obi-Rakhmat è una grotta nelle montagne del Tian Shan, nel nord-est dell’Uzbekistan, oggetto di numerose ricerche per i segreti che custodisce, alcuni dei quali rimangono sconosciuti. Recentemente, un team internazionale di archeologi ha fatto una scoperta notevole in questo sito.

Negli strati più profondi della grotta, sono state trovate piccole e affilate punte di pietra che rappresentano la più antica testimonianza di proiettili, probabilmente punte di freccia risalenti a circa 80mila anni fa.

La scoperta indica una sfida all’evoluzione delle tecnologie di caccia utilizzate dai gruppi umani. Si pensava che l’invenzione di armi da lancio complesse come l’arco e la freccia fosse esclusiva dell’Homo sapiens, mentre i Neanderthal e altri ominidi si limitavano a utilizzare lance per la caccia a breve distanza.

La prova più antica

Gli antichi abitanti di Obi-Rakhmat producevano schegge lunghe e strette e piccole lamelle, insieme a pezzi caratteristici del Paleolitico medio. Queste piccole punte, apparentemente insignificanti, erano state trascurate fino ad ora.

Il team ha utilizzato la tecnica della traceologia per analizzare le alterazioni visibili negli antichi strumenti litici. Attraverso questa analisi, sono stati identificati tre tipi distinti di punte: punte grandi e pesanti simili a lance o giavellotti, laminette e micropunte, queste ultime considerate la scoperta più inattesa. Le micropunte, incredibilmente leggere, misurano solo 2,2 centimetri di lunghezza per 1,7 di larghezza e pesano poco più di un grammo.

Si sta indagando sull’importanza della dimensione di questi oggetti. Una punta di proiettile deve tagliare la pelle e il muscolo della preda per consentire la penetrazione profonda; pertanto, il filo della punta deve essere più largo del diametro dell’asta. Le micropunte sono ritenute troppo strette per adattarsi a qualsiasi oggetto diverso dalle sottili aste delle frecce.

Inoltre, vi sono interrogativi sull’identità degli abitanti di Obi-Rakhmat 80mila anni fa. Una scoperta avvenuta nel 2003, in uno strato datato circa 70mila anni fa, ha rivelato denti e frammenti di cranio di un giovane individuo, attribuiti a un Neanderthal, con l’ipotesi di una possibile ibridazione con Denisovano o Homo sapiens.

La scoperta di una tecnologia così avanzata in un’epoca così remota costringe a rivedere molte concezioni. Tradizionalmente, il passaggio dal Paleolitico medio al Paleolitico superiore è stato visto come un salto tecnologico con l’arrivo dell’Homo sapiens in Europa. Tuttavia, questa scoperta suggerisce una storia più complessa, con micropunte che potrebbero indicare interconnessioni tra gruppi diversi e le loro relazioni con le fasi climatiche.


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