Spie e propaganda: la guerra occulta di Guglielmo II

La Germania di Guglielmo II suscitò la prima jihad del Novecento, con un’ambizione geopolitica che mirava a scalzare gli inglesi dal Medioriente e dall’Asia. Guglielmo cercò di trasformare i veri credenti in strumenti di conquista, facendosi chiamare “Mohammed Guglielmo”. Diffuse anche l’idea che la Germania avesse una preferenza per l’Islam rispetto al cristianesimo.
Si racconta la storia di questo fronte asiatico della Prima guerra mondiale in un’opera approfondita. Non si tratta di semplici battaglie, ma anche di spie, nazionalisti e bolcevichi, con una trama avventurosa e personaggi suggestivi, tra cui un capitano accusato di omicidio e vissuto sotto falsa identità per timore di vendette.
Nel 1916, fu raccontata la jihad proclamata dal Califfato e dalla Germania mentre la guerra santa era ancora in corso. Si trattava di una strategia di propaganda e di coinvolgere i popoli, come evidenziato in molte guerre nel corso della storia.
La jihad e la propaganda di guerra
Circolavano voci che Guglielmo si fosse convertito all’Islam, e vari studiosi cercarono di giustificare questa idea con passaggi del Corano. Si diffusero leggende sulla conversione collettiva della nazione tedesca all’Islam.
Le dinamiche di guerra si intrecciavano con un revival religioso, mirato a riconquistare città e territori, ma soprattutto a conquistare la mente dei popoli. L’appello ai musulmani affinché si unissero alla lotta contro i “cani infedeli” si diffuse rapidamente, insieme a ordini di attacco e volantini infiammatori distribuiti clandestinamente.
Volantini incendiari e jihad prussiana
Uno dei volantini proclamava l’impunità per l’uccisione degli infedeli in terra islamica, promettendo ricompense divine a chi si opponeva agli oppressori. Accanto a questo, si sviluppò una sorta di jihad prussiana, con ideologie espansionistiche che miravano a creare un impero tedesco vasto e dominatore.
Mentre alcune comunità islamiche risposero all’appello, molti popoli sotto il dominio russo e inglese rimasero cauti, temendo di esporsi a ritorsioni. Gli arabi, per esempio, si schierarono dalla parte degli inglesi, evidenziando una scelta chiara tra le opposte influenze della Germania e dell’Occidente.