Marx e l’anticostituzionalità | il manifesto

Il 6 agosto è stato pubblicato un articolo che affronta la questione di un tribunale di Amburgo, il quale ha espresso dubbi sulla lealtà costituzionale legata all’idea di Karl Marx. Questo ha portato a interrogarsi sul futuro dei circoli di lettura marxista.
UN TRIBUNALE amministrativo ha riconosciuto che la Scuola serale marxista di Amburgo (Masch), che organizza letture di Karl Marx, non è da considerarsi un soggetto di estrema sinistra. Di conseguenza, può continuare a essere riconosciuta come ente no-profit, contrariamente a quanto stabilito nel 2021 dall’Ufficio per la protezione della Costituzione del Land di Amburgo. Tuttavia, il tribunale ha anche indicato che la Scuola propaga una teoria che si pone in contrasto con i principi fondamentali dello Stato di diritto, in particolare riguardo al concetto di dittatura del proletariato, considerato antidemocratico poiché esclude altre fazioni dalla partecipazione politica.
OVVIAMENTE, le motivazioni della sentenza sollevano importanti questioni politiche e culturali. Due aspetti meritano particolare attenzione. Il primo riguarda il contesto storico attuale di limitazione del dissenso in Europa, dove il Parlamento europeo ha paragonato nazismo e comunismo e ha visto atti di censura, in particolare contro ricercatori e intellettuali sostenitori della Palestina, culminando in licenziamenti, come nel caso di un noto antropologo. Il secondo punto si concentra sull’eredità di Marx, che, nonostante le contestazioni, continua a stimolare ricerca e dibattito sia dentro che fuori il contesto accademico. La sua opera rimane rilevante e utile per una critica dei meccanismi socioecologici e della distruzione legati al capitalismo. Anche nelle università italiane, l’opera di Marx è stata affrontata con opposizione, in particolare negli anni ’80 e ’90. Questo periodo è ormai superato, e il pericolo di una ripresa di tali atteggiamenti è concreto, come dimostra il caso del tribunale di Amburgo. È fondamentale che chi opera nel mondo accademico sostenga la libertà di ricerca, promuovendo un ambiente aperto per le nuove generazioni di studiosi.