Storia
“Porrajmos” a Cerialdo: memoria dello sterminio Rom e Sinti

Sabato 2 agosto si commemora il “Porrajmos”, che rappresenta lo sterminio di quasi 3.000 sinti e rom durante il regime nazista. Questa giornata è particolarmente significativa nel campo nomadi di via del Passatore a Cerialdo, dove ha vissuto Amilcare “Taro” Debar, un partigiano e staffetta che ha dedicato la sua vita a mantenere viva la memoria della strage della sua gente. Dopo la Liberazione, si è arruolato nella Polizia di Stato, ma a ventidue anni è tornato tra i suoi, continuando a vivere a Cuneo, prima nell’accampamento sotto il viadotto Soleri e poi nel campo di Cerialdo. In qualità di presidente dell’Opera Nomadi, ha rappresentato il suo popolo in occasioni internazionali, portando alla luce le persecuzioni subite dai nomadi, molti dei quali furono deportati nei campi di sterminio. La sua figura è viva nei ricordi dei figli, che risiedono nel campo di via del Passatore, e in tutta la comunità sinti. Gli incontri con personalità come il presidente Pertini e il Papa, così come nelle sedi istituzionali, sono per i famigliari testimonianze tangibili del suo impegno e della sua significativa eredità.