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Il codice della strada ha salvato vite umane.

Ricordo quando fu introdotto il nuovo Codice della Strada, e subito scoppiarono polemiche: troppe multe, regole affrettate, attacchi trasversali. Eppure oggi emergono dati incoraggianti: meno incidenti, meno feriti, meno morti. Ci si domanda se ciò che viene contestato alla fine possa risultare utile per la collettività, come avviene spesso con le medicine, inizialmente respinte ma che, alla fine, si rivelano curative.

Non è sorprendente scoprire che le regole, se applicate con rigore, possano migliorare il comportamento collettivo. Il nuovo Codice della Strada è stato accolto con forti critiche, ma oggi, a pochi mesi dall’entrata in vigore, le statistiche ufficiali mostrano un calo dei deceduti del 10,6%, degli incidenti mortali dell’8,4% e dei feriti del 3,6%. Nei primi due mesi dall’implementazione, i dati evidenziano un calo significativo degli incidenti e delle vittime. Inoltre, dopo sette mesi, si registrano meno incidenti e meno morti rispetto all’anno precedente, indicando un trend reale, non un semplice effetto temporaneo.

Nonostante le critiche al principio di legalità e alla responsabilità alla guida, se le piccole riforme si rivelano efficaci, chi è contrario al cambiamento tende a obiettare. Anche se il risultato finale è tangibile, va riconosciuto onestamente. È normale che chi è resistente al cambiamento trovi motivi di contestazione. Tuttavia, di fronte a risultati positivi, si dimostra che l’adozione di sanzioni e controlli più severi può portare a modifiche nei comportamenti degli automobilisti, non perché le persone cambino mentalità, ma perché comprendono che adeguarsi alla legge costa meno che violarla.

È essenziale notare che nessuna riforma è perfetta e che ci vogliono tempo, dati integrati e potenziamento dei controlli. Le associazioni di sicurezza evidenziano la necessità di studi seri e una raccolta dati più rapida. Tuttavia, il fatto che già a sette mesi siano visibili trend positivi non è solo un’opinione, ma un dato di fatto. La severità non è negativa e rispettare le norme protegge non solo se stessi, ma anche gli altri. È importante mettere in luce il collegamento tra polemica e risultato. Se la collettività guadagna in sicurezza e gli incidenti e decessi diminuiscono, allora è fondamentale riconoscere che quella norma, pur osteggiata, era necessaria.


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