Dacia Bigster 2025: la nostra recensione.

La Bigster rappresenta la prima incursione di Dacia nel segmento C, rispondendo alla domanda del mercato con un SUV più grande rispetto alla Duster. La filosofia del marchio si conferma con un veicolo caratterizzato da sostanza, spazio e un prezzo competitivo, e offre diverse motorizzazioni, tra cui GPL, mild hybrid e full hybrid.
Il design richiama quello della Duster, con forme squadrate che le conferiscono uno stile distintivo e ampio spazio interno per passeggeri e bagagli. Analizziamo le caratteristiche della full hybrid con motore 1.8 a benzina da 155 CV.
Pregi e difetti
Verdetto
6.0
/
10
Ci piace | Non ci piace |
Spazio a bordo | Insonorizzazione alle alte velocità |
Rapporto qualità-prezzo | I fari abbaglianti sono alogeni, non a LED |
Ampia offerta di motori | Visibilità a 3/4 anteriore limitata |
Il segmento dei SUV medi è in forte crescita, e Dacia cerca di replicare il successo della Duster con la Bigster, proponendo un’auto alta, spaziosa, ibrida e conveniente. Non ci si deve aspettare materiali di pregio o finiture raffinate, ma il rapporto qualità-prezzo è tra i migliori in un mercato competitivo.
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Le dimensioni della Dacia Bigster sono di circa 4,60 metri di lunghezza, 1,70 metri di altezza e 1,81 metri di larghezza. Le forme squadrate garantiscono ampia abitabilità e un bagagliaio generoso, anche se la versione ibrida perde qualche litro a causa della batteria.
Il portellone si apre elettricamente per la prima volta su una Dacia. A seconda delle motorizzazioni, la capacità del bagagliaio varia tra 612 e 702 litri. Il vano è ampio, con una soglia di carico un po’ alta. All’interno si trovano anche un grande doppiofondo e numerosi ganci per l’organizzazione del carico.
Dietro si viaggia comodamente, con buono spazio per le gambe e la testa. Anche al centro si sta bene, con bocchette dell’aria e porte USB di tipo C.
Le misure | |
Fuori |
|
Lunghezza |
4,57 metri |
Larghezza |
1,81 metri |
Altezza |
1,71 metri |
Passo |
2,70 metri |
Dentro | |
Bagagliaio |
612 – 702 / 1.912 – 2.002 litri |
Plancia e comandi
I rivestimenti sono rigidi, ma non trasmettono un’idea di scarsa qualità. Sebbene i materiali morbidi siano apprezzati, gli assemblaggi sono solidi, conferendo una buona qualità percepita. Superfici non rigide si trovano solo sui braccioli.
La razionalità dell’abitacolo è evidente nei portaoggetti, con diversi vani e una piastra per la ricarica a induzione. Quello sotto il bracciolo è spazioso, mentre il cassetto davanti al sedile del passeggero è nella media.
Come va e quanto consuma
Questa versione full hybrid è l’unica della Bigster con cambio automatico. Le dimensioni, sebbene importanti, non compromettono la maneggevolezza, grazie a una posizione di guida rialzata e un raggio di sterzata ottimo. I sensori e la telecamera a 360° facilitano le manovre, sia in città che in fuoristrada.
Il motore è un 1.8 a benzina, abbinato a un sistema ibrido con potenza totale di 155 CV. La trazione è anteriore e il cambio è multimodale, permettendo una guida silenziosa e scattante, soprattutto in città.
Il comfort in abitacolo è buono, ma l’insonorizzazione peggiora a velocità elevate. L’assetto è morbido, assicura una buona assorbenza delle asperità, ma si avverte rollio in curva.
I consumi si attestano su oltre 16 km/l in città, circa 15 in autostrada e fino a 20 in extraurbano, con una media di oltre 17 km/l.
Versione provata |
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Motore |
1.8 full hybrid |
Potenza |
155 CV |
Coppia |
250 Nm |
Cambio |
Automatico multimodale |
Trazione |
Anteriore |
Prezzi e concorrenti
La Bigster ha un prezzo di partenza inferiore a 25.000 euro per la versione 1.2 a benzina mild hybrid da 140 CV. La full hybrid parte da poco oltre 29.000 euro, mentre la versione 4×4 mild benzina da 130 CV parte da meno di 27.000 euro. Gli allestimenti variano da tre a quattro a seconda della motorizzazione, con una differenza massima di 3.000 euro.
La Bigster si distingue nel segmento C per dimensioni e prezzo, trovando poche alternative, come Hyundai Tucson, Kia Sportage, e Nissan Qashqai che sono più costose. Sul mercato cinese si possono considerare modelli come la DR 6.0, EVO 6, Sportequipe 6GT e Tiger Six.