Storia

«Il partigiano Nicola Monaco: 20 anni come me»

Studio storia all’università di Bologna, al primo anno. Come hobby mi dedico alla rievocazione storica, in particolare legata alla guerra di Liberazione. Nel primo weekend di luglio a Marsaglia si è tenuto un evento per l’80esimo della Liberazione, focalizzato sui partigiani della 1a Divisione Autonoma Langhe, noti come i fazzoletti azzurri. L’evento è stato patrocinato dal comune e dalla sezione dell’Ana di Mondovì. Tra i gruppi presenti c’erano l’Associazione Culturale 30 marzo 1944, il gruppo softair Raffika Korps Genova, e i gruppi storici «Soldati d’Italia» e «Der Stiefel».

Il 5 siamo andati, in «uniforme» da partigiani, al Sacrario di Bastia Mondovì, dove riposano i caduti del 1° Gruppo Divisioni Alpine, di cui la Divisione Langhe faceva parte. Lungo il percorso si trovano cenotafi con i nomi delle Medaglie d’Oro della formazione, tra cui quelli di Giovanni Balbo e Nicola Monaco. Giovanni Balbo è il famoso «Pinin» menzionato ne «Il Partigiano Johnny». Nicola Monaco, originario di Sacco, in provincia di Salerno, era legato a me perché il paese è vicino a quello di nascita di mia nonna. Prima dell’8 settembre, Nicola era militare nel regio esercito e, insieme al cugino Raffaele, decise di unirsi ai partigiani azzurri del Maggiore Mauri, entrando nella 1a Divisione Langhe. Nicola morì il 31 marzo 1945, fucilato da militari fascisti, e fu decorato postumo con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Aveva 20 anni.


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